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Enel, Crisostomo: "Mobilità elettrica, necessario programma di sostituzione delle flotte. Per l'Italia partirei da Roma"

Conferita a Michele Crisostomo, presidente di Enel, l'Onorificenza di Ufficiale dell'Ordine Nazionale di Colombia. "Enel è il primo operatore privato nel mondo nella gestione di flotte di mobilità elettrica in Colombia"

21 Luglio 2022

Michele Crisostomo, Presidente di Enel, a Il Giornale d’Italia:

“Sono davvero orgoglioso di aver ricevuto questa onorificenza, in quanto testimonia il rapporto profondo che Enel stabilisce con i paesi di presenza, specialmente quelli dove possiamo sviluppare a pieno la nostra strategia: la Colombia è sicuramente in cima alla lista. Portiamo la nostra capacità di sviluppare un modello di business sostenibile in tutti i paesi dove siamo presenti, contribuendo a nutrire i rapporti bilaterali tra Italia e i paesi stessi, in maniera giusta e sostanziale.

La Colombia è un laboratorio straordinario dove, per esempio, l’Enel gestisce la flotta di autobus elettrici della città di Bogotà, che ci permette di essere il primo operatore privato nel mondo nella gestione di flotte di mobilità elettrica. Lavorando nelle megalopoli del Sud America come Bogotà, Lima, Santiago del Cile, siamo riusciti a sviluppare la mobilità elettrica come un servizio che offriamo alle municipalità. L’obiettivo è che il trasporto pubblico diventi sostenibile e pulito: infatti, nutriamo l’infrastruttura con energia prodotta da fonti rinnovabili. Si tratta di un modello che ci sentiamo decisamente di spingere in Europa.

Parlando dell’Italia, le grandi città d’arte come Roma, Milano e Firenze sono potenzialmente degli straordinari laboratori per sviluppare soluzioni di mobilità sostenibile, e quindi elettrica. Partire dal pubblico significa segnare la strada per il privato. Crediamo molto che un programma di sostituzione delle flotte – che in Italia hanno una obsolescenza enorme – con la mobilità elettrica possa rappresentare un segnalare tangibile di transizione energetica associata alla creazione di nuovi posti di lavoro e, di nuovo, sostenibilità e una vita migliore nelle città.

Partirei dalla città dove c’è l’auspicio di avere delle soluzioni che poi la proiettino ai grandi eventi che la attendono, quindi da Roma: pensiamo al Giubileo o alla candidatura all’Expo. Roma può essere il posto dove sperimentare queste soluzioni”.

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