Rivolte in Francia, auto in fiamme si schianta contro la casa del sindaco di Hay-Les-Roses, la moglie ferita alla gamba. Gli scontri arrivano in Svizzera

In Francia, le violenze urbane scaturite dalla morte del 17enne Nahel a Nanterre non accennano a placarsi. Nella quinta notte di disordini, avvenuta tra ieri e oggi, ben 719 persone sono state fermate in varie città del paese, con Parigi, Marsiglia, Lione e Nizza che hanno visto il proliferarsi di scontri e scontri con le forze dell'ordine. Il Ministero dell'Interno francese ha parlato di una notte relativamente più tranquilla, ma le tensioni rimangono palpabili.

Rivolte in Francia: auto a fuoco contro la casa di un sindaco a Hay-Les-Roses, sobborgo parigino

Nonostante il tono generale della violenza sia stato meno intenso rispetto alle notti precedenti, un episodio particolarmente preoccupante si è verificato nell'area intorno a Parigi. La casa del sindaco di L'Haÿ-les-Roses è stata attaccata da un gruppo di individui armati di violenza e disprezzo. Un'auto è stata lanciata contro il cancello dell'abitazione e poi data alle fiamme, causando ferimenti e shock alla moglie e ai figli piccoli del sindaco, che si trovavano in casa al momento dell'attacco.

La premier francese Elisabeth Borne ha reagito con indignazione all'attacco alla casa del sindaco, definendolo un "fatto intollerabile". Ha promesso inoltre che i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza. Questo atto di violenza contro un rappresentante eletto della comunità ha scosso il paese e ha portato a una maggiore mobilitazione delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza degli amministratori locali e dei loro familiari.

La rivolta si estende alla Svizzera

Le violenze urbane hanno raggiunto anche la Svizzera, con scontri e saccheggi nel centro di Losanna. Nel quartiere Flon, un negozio della Fnac e un negozio di scarpe sono stati danneggiati e saccheggiati da manifestanti. Circa 200 persone hanno affrontato le forze di polizia giunte sul posto per contenere la situazione. La situazione rimane tesa sia in Francia che in Svizzera, così come anche in Belgio, ma le autorità hanno assicurato di intensificare gli sforzi per garantire l'ordine pubblico e per individuare e perseguire coloro che si rendono responsabili di atti di violenza.