01 Marzo 2023
Tensione alle stelle in Moldavia dove centinaia di manifestati sono scesi in piazza per protestare contro il governo: alcuni di loro hanno anche tentato di fare irruzione nella sede del governo venendo fermati dalla polizia. Il motivo, come ha spiegato Vadim Fotescu del partito filorusso di Ilan Shor è il seguente: "Chiediamo elezioni anticipate. Il governo deve pagare le bollette delle persone che sono aumentate più volte per colpa delle autorità. Chiediamo anche che venga osservata la neutralità, come è scritto nella costituzione, in modo che il nostro Paese non sia trascinato in operazioni di guerra".
I manifestanti moldavi scesi nella capitale Chisinau hanno chiesto le dimissioni della presidente Maia Sandu e le elezioni anticipate. Una volta fermati perchè impossibilitati dagli agenti a raggiungere la sede del governo nella quale volevano far irruzione si sono diretti verso il municipio della città. Alcuni di loro sono stati arrestati. La protesta, organizzata dal Movimento per il popolo, che riunisce diverse organizzazioni ha visto centinaia di partecipanti da ogni angolo del Paese in cui si chiede la rinuncia delle posizioni filo-occidentali.
Nei giorni scorsi durante il suo discorso al Parlamento Vladimir Putin ha revocato il decreto sull'indipendenza dove il casus belli è la Transnistria, regione separatista. E proprio la premier aveva accusato Mosca di star preparando un colpo di Stato nella capitale. Il Cremlino ha replicato denunciando manovre militari di Kiev attorno al Paese ma la posizione di Chisinau sembra essere netta. Preoccupazioni da parte della Nato che intanto si preoccupa di rifornire l'Ucraina. Il segretario Jens Stoltenberg ha espresso "preoccupazione per le sfide che sta affrontando" il Paese, “un alleato stretto della Nato".
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