05 Novembre 2025
Rimini, 5 nov. (askanews) - L'Italia ha una leadership internazionale nell'economia circolare ma continui cambi normativi frenano gli investimenti per i mille impianti necessari a raggiungere l'obiettivo rifiuti zero a smaltimento: lo afferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, a margine della 27esima Conferenza sul compostaggio e digestione anaerobica del Consorzio Italiano Compostatori a Ecomondo.
"L'Italia ha una leadership internazionale sull'economia circolare. Di questo a volte ne siamo poco convinti nel paese, lo raccontiamo anche poco - spiega Ciafani -. Su certi fronti facciamo meglio della Germania che viene raccontato sempre come qualcosa da replicare. In realtà siamo più bravi noi su alcune filiere, penso agli oli minerali usati o alla filiera dell'organico e del compostaggio e della produzione di biometano dal trattamento del compostaggio".
"C'è un problema di cambio continuo di normativa che purtroppo non aiuta gli investimenti - prosegue il presidente di Legambiente - perché le imprese hanno bisogno di certezza. Questo mette in difficoltà anche l'obiettivo su cui siamo impegnati da anni, quello di costruire mille nuovi impianti per arrivare a rifiuti zero a smaltimento, per contrastare chi pensa che rifiuti zero sia impianti zero. Una soluzione che fa sparire i rifiuti non esiste".
Ciafani punta il dito contro le responsabilità diffuse: "Bisogna colmare il deficit impiantistico, soprattutto nel centro sud per evitare questo andirivieni di camion che portano i rifiuti da una parte all'altra del paese. Si parla sempre della sindrome Nimby, non nel mio giardino, dei cittadini, ma c'è anche la sindrome Nimto, non nel mio mandato elettorale, di cui è affetta la politica, che è l'altra faccia della medaglia che porta a non realizzare quegli impianti fondamentali per evitare di portare materie prime seconde e rifiuti da riciclare in altri paesi del pianeta".
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