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Omicidio Villa Pamphili, il VIDEO dell’arresto di Rexal Ford a Skiathos, il 46enne americano in fuga in Grecia tradito da celle telefoniche

L’uomo, già noto alle autorità statunitensi per precedenti penali, è attualmente sotto custodia in attesa delle procedure per l’estradizione in Italia

16 Giugno 2025

È stato diffuso un video dalla polizia che mostra il momento dell'arresto di Rexal Ford, il 46enne cittadino americano fermato sull’isola greca di Skiathos, dove si era rifugiato mescolandosi tra i turisti. L’uomo è accusato dell’omicidio avvenuto a Villa Pamphili, a Roma, dove il 7 giugno è stato trovato il corpo senza vita di una bambina. La madre, 29 anni, sarebbe deceduta in circostanze ancora da chiarire, e il suo cadavere era stato occultato.

Le indagini hanno consentito di ricostruire i movimenti di Ford, grazie al tracciamento delle celle telefoniche e all’uso della sua carta di credito per acquistare un biglietto aereo da Fiumicino verso la Grecia. Proprio il segnale del suo cellulare ha fornito gli indizi decisivi per localizzarlo sull’isola delle Sporadi, dove è stato rintracciato il 13 giugno.

Secondo gli inquirenti, l’uomo era in fuga dopo essere stato coinvolto nella tragica fine della moglie e della figlia. Sul corpo della bambina sono stati riscontrati segni compatibili con percosse e strangolamento, mentre per la donna non si esclude un decesso per cause naturali, ma le analisi sono ancora in corso.

Importanti per lo sviluppo del caso sono state alcune testimonianze. In passato, un testimone avrebbe assistito a un violento litigio tra l’uomo e la donna e ha allertato le forze dell’ordine. Anche un’operatrice ecologica ha riferito di aver visto la madre montare una tenda, fornita da un’associazione che registra i dati di chi ne fa richiesta.

Un dettaglio emerso dai filmati di sorveglianza ha rafforzato i sospetti: una telecamera ha ripreso un uomo, corrispondente alla descrizione di Ford, mentre teneva in braccio la bambina con indosso un vestitino rosa. Lo stesso abito è stato poi ritrovato tra i rifiuti.

L’uomo, già noto alle autorità statunitensi per precedenti penali, è attualmente sotto custodia in attesa delle procedure per l’estradizione in Italia, presumibilmente entro 20 giorni, dove dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.

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