04 Luglio 2024
Una nuova spettacolare eruzione dello Stromboli è avvenuta ieri. Una forte esplosione ha generato colate laviche e un’intensa nube di cenere, che si è alzata sulla Sciara di Fuoco fino a raggiungere il mare.
Cinque anni fa, nell’estate del 2019, il vulcano dell’isola di Stromboli aveva allarmato con due esplosioni, tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985. In questi giorni il vulcano torna a svegliarsi. A causare l’eruzione potrebbe essere stato il collasso di una parte dell’edificio vulcanico, dovuto a una valanga di detriti, secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
L’evento è stato registrato poco dopo le 19:00, nonostante l’ampiezza del segnale sismico stesse aumentando dalle 17:30. Grazie la vento, la colata si è riversata in una zona disabitata dell’isola. L'Ingv ha comunicato che "il fusso di materiale incandescente si è rapidamente propagato lungo la Sciara del Fuoco raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare". Nonostante la forte paura, non c’è stato nessun ferito né alcun danno grave.
L’Osservatorio dell’Ingv ha comunicato a posteriori che alle 18:40 circa dalla rete di telecamere di sorveglianza dello Stromboli si era osservata una “repentina intensificazione dell’attività di spattering” (emissione, spruzzi di lava). Tuttavia, in generale non sono state registrate variazioni al di fuori della normale variabilità dei segnali.
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