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Nonna Giulia Cecchettin presenta un libro, bufera social: “Nell’intervista ride e non ha aspettato i funerali” - VIDEO

Il web contro la 75enne Carla Gatto: “Come si fa a presentare un libro mentre stanno eseguendo l’autopsia della nipote barbaramente uccisa?”

04 Dicembre 2023

Bufera social su Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, aspramente criticata sul web per aver deciso di presentare il suo libro nonostante il lutto per la morte della nipote, assassinata da Filippo Turetta.

Nonna Giulia Cecchettin presenta un libro, bufera social: “Nell’intervista ride e non ha aspettato i funerali”

Gatto, 75 anni, a pochi giorni di distanza dalla celebrazione delle esequie, ha scelto di non rimandare un impegno preso prima della tragedia e, quindi, di presentare al pubblico il suo ultimo volume. Ma non è tutto. La parente della 22enne, ritrovata senza vita in un canalone dopo essere sparita insieme al suo ex fidanzato, ha accettato anche di rilasciare un’intervista e il suo tentativo di apparire calma e sorridente non è stato ben interpretato dagli utenti.

Gli utenti social: “Come si fa a presentare un libro mentre stanno eseguendo l’autopsia della nipote barbaramente uccisa?”

“Come si fa a presentare un libro mentre praticamente stanno eseguendo l'autopsia della nipote barbaramente uccisa?”, ha scritto qualcuno. C’è stato anche però chi si è espresso in difesa della 75enne: “Ma è mai possibile che la famiglia di Giulia dovrebbe dire quello che volete voi, reagire alla morte come volete voi, lavorare come volete voi? È una loro tragedia e reagiscono come vogliono loro per non precipitare nell’abisso della loro disperazione”.
“Ho pensato questo romanzo a 11 anni, poi è venuta la pittura, la poesia”, ha spiegato la 75enne. “Con il Covid, infine, ho scritto di getto. Tirando fuori il mio potenziale. Chi si sarebbe mai immaginata una cosa del genere proprio a casa nostra? Giulia era felice, amava il disegno, le piacevano i fumetti. Io sono una nonna lontana, vivevo a 50 chilometri. Ma quando ci vedevamo mi raccontava che aveva iniziato questo corso di disegno, che era contente della laurea in Ingegneria biomedica, era pronta. Invece Giulia ora è di tutti. È il simbolo della violenza contro le donne. Accettiamo anche questo, non possiamo rinunciare a una cosa del genere. Purtroppo è successo. Non doveva succedere”.

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