01 Settembre 2023
In un'emozionante scoperta per gli amanti della fauna selvatica, è stato rinvenuto in Liguria il secondo esemplare di serpente Coronella a due teste in Italia. Questa straordinaria creatura appartiene alla specie Coronella austriaca, un colubride completamente innocuo per gli esseri umani. La scoperta è avvenuta nella valle Scrivia, dove Greta, un membro del gruppo "Zampe libere" di cui Ugo de Cresi è il coordinatore, ha individuato questa singolare creatura, probabilmente appena nata.
Questa non è la prima volta che l'Italia fa conoscenza con una creatura così unica. Le cronache riportano un precedente ritrovamento di un serpente a due teste a Prato, in Toscana, nell'ottobre del 2007. È stato quindi più di quindici anni fa che il paese ha avuto l'opportunità di ammirare una Coronella bicefala. Tuttavia, bisogna fare un ulteriore salto nel tempo e nello spazio per scoprire che nel 2001, in Spagna, un contadino ad Alicante fece una scoperta simile con un esemplare raro di Elaphe scalaris.
Secondo quanto riferito da Ugo De Cresi, il serpente con due teste è il risultato di un difetto di generazione gemellare omozigota. Le due teste sono completamente autonome, il che può rendere la vita dell'animale piuttosto complicata. È difficile per l'animale persino decidere in quale direzione muoversi. L'apparato respiratorio e digerente è unico, ma entrambe le teste possono ricevere impulsi di fame e talvolta possono addirittura attaccarsi l'un l'altra. In alcuni casi, per alimentare l'animale affetto da questa condizione in cattività, è stato necessario coprire una delle teste e attendere che l'intestino completasse la digestione della preda per evitare problemi negli stretti apparati intestinali.
La condizione di avere due teste, chiamata "policefalia", è una malformazione cefalica congenita che ha la stessa origine dei gemelli siamesi. Essa è il risultato di una separazione fallita di gemelli monozigoti durante lo sviluppo embrionale. Questa condizione può interessare ogni specie animale sul nostro pianeta. Sebbene siano ben noti i casi di squali a due teste, al di fuori del mondo marino, sono i rettili e gli anfibi gli esseri viventi più comunemente colpiti da questa affascinante ma rara malformazione genetica.
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