07 Dicembre 2020
Chailly: “L’idea è stata quella di unire la musica e cercare di descrivere una drammaturgia rapida tra titolo e titolo, cercare di dare unità al complesso e variegato programma. E’ difficile non avere contatto visivo con i cantanti, ma abbiamo già fatto Aida così quando avevamo in sala un pubblico distanziato. Quindi, in questo senso, ahimè, sono già allenato” .
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia