03 Dicembre 2020
Fonte: Rai Play
Io, una giudice popolare al Maxiprocesso va in onda stasera alle 21:25 su Rai 1. Si tratta di una docufiction prodotta dalla Stand by me in collaborazione con Rai Fiction. Si tratta della ricostruzione e il racconto di un episodio fondamentale per la storia contemporanea d'Italia: il Maxiprocesso di Palermo è raccontato dall’inedito punto di vista di una giurata popolare.
La vicenda si svolge nel 1986 in Sicilia. Caterina è una giovane insegnante di Cefalù. Conduce una vita serena al fianco del marito Salvatore e del figlio Luca, rispettivamente marito e figlio. La sua vita tranquilla viene interrotta dalla convocazione del tribunale di Palermo. Caterina è stata estratta a sorte come giurata popolare nel Maxiprocesso, istruito dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si tratta dell’evento con cui – per la prima volta nella Storia italiana – assassini e capi mafiosi vengono portati alla sbarra. L’accusa è quella di aver costituito un’associazione criminale chiamata Cosa nostra sotto il diretto controllo della “Cupola”.
È un impegno gravoso e pericoloso. Avendo l’appoggio del marito viene convinta dai giudici. La sua vita cambia completamente e si trova a fare dentro e fuori dall’aula bunker di Palermo. Luca si sente trascurato e diventa aggressivo. Salvatore chiede alla moglie di lasciare il processo e tornare a casa quando il negozio subisce attacchi vandalici. . Caterina è sul punto di mollare, ma resiste e va avanti. Anche il marito e il figlio, alla fine e superando numerose difficoltà, la sostengono. Il processo termina nel 1987 e stabilisce pene pesantissime per gli accusati. È un duro colpo per la mafia siciliana realizzato anche grazie al senso civico e al coraggio di Caterina. Il Maxiprocesso che si è tenuto a Palermo nella seconda metà degli anni Ottanta è una pietra miliare nella lotta contro la mafia.
Il Maxiprocesso di Palermo è una storia vera: si è svolto dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987. Sono 475 gli imputati (scesi a 460 durante il dibattimento), 207 i detenuti, 349 le udienze, 346 le condanne (74 in contumacia), 114 le assoluzioni. Si contano 19 ergastoli, 2665 anni di carcere, 900 testimoni e parti lese, 200 avvocati difensori, 16 giudici popolari (tra effettivi e supplenti). Vi partecipano 3000 agenti delle forze dell’ordine e 600 giornalisti da tutto il mondo. Questo evento è già stato raccontato da diversi adattamenti televisivi e cinematografici. Io, una giudice popolare al Maxiprocesso cambia prospettiva, mettendo in primo piano il racconto di una delle giurate popolari.
La regia de Io, una giudice popolare al Maxiprocesso è di Francesco Miccichè. I personaggi protagonisti sono interpretati da Donatella Finocchiaro nel ruolo di Caterina e Nino Frassica nella parte di Alfonso Giordano. Pierluigi Corallo interpreta Pietro Grasso. Vincenzo Crivello è Franco. Manuela Ventura interpreta Rita. Chiara Cavaliere è Anna mentre Antonio Avella impersona Luca. Francesco Foti è Salvatore. Completano il cast Domenico Ciaramitano, Davide Paganini, Roland Litrico, Fabio Orso, Saverio Sant’Angelo, Federico Galante, Paolo Giangrasso e Gaetano Aronica. Anche numerose interviste uniche e preziose ai protagonisti dell’epoca arricchiscono questa interessantissima docufiction. Sono intervistati il pubblico ministero Giuseppe Ayala, il Presidente della Corte Alfonso Giordano. Ascoltiamo anche la testimonianza del giudice a latere Pietro Grasso e alcuni membri della giuria popolare tra cui Maddalena Cucchiara, Francesca Vitale, Teresa Cerniglia e Mario Lombardo.
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