19 Giugno 2020
Secondo un recente studio, in fase di pubblicazione, dell'Istituto Superiore di Sanità, nelle acque di scarico di Milano e Torino c'erano già tracce del Coronavirus a dicembre 2019. L'Iss ha analizzato le acque di scarico raccolte in tempi antecedenti al manifestarsi della COVID-19 in Italia. I campioni prelevati nei depuratori di centri urbani del nord Italia, come fa sapere l'Ansa, sono stati utilizzati come 'spia' della circolazione del virus nella popolazione.
La ricerca aiuterebbe a comprendere quando e come ha iniziato a circolare il virus in Italia. Lo studio fornirebbe informazioni coerenti con altri risultati ottenuti dall'analisi retrospettiva su campioni di pazienti ospedalizzati in Francia, come riferisce ancora l'Ansa, che identificavano un positivo al SARS-CoV-2 in un campione respiratorio, quindi clinico, risalente alla fine di dicembre 2019, e ad un recente lavoro spagnolo che ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-2 in campioni di acque reflue raccolte nella metà di gennaio a Barcellona, circa 40 giorni prima della notifica del primo caso autoctono. Lo studio dell'Iss ha preso in esame 40 campioni di acqua reflua raccolti da ottobre 2019 a febbraio 2020 e 24 campioni di controllo per i quali la data di prelievo (settembre 2018 - giugno 2019) consentiva di escludere con certezza la presenza del virus.
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