Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Fase 2, Inail: 'Infezione da Coronavirus tutelata come infortunio sul lavoro'

21 Maggio 2020

Fase 2, Inail: 'Infezione da Coronavirus tutelata come infortunio sul lavoro'

Fase 2, Inail: 'Infezione da Coronavirus tutelata come infortunio sul lavoro'

"L'infezione da Sars-Cov-2, come accade per tutte le infezioni da agenti biologici se contratte in occasione di lavoro, è tutelata dall'Inail quale infortunio sul lavoro". Lo ha previsto l'Inail nell'ultima circolare. "Ciò anche nella situazione eccezionale di pandemia causata da un diffuso rischio di contagio in tutta la popolazione". "Le patologie infettive (vale per il Covid-19, così come, per esempio, per l'epatite, la brucellosi, l'Aids e il tetano) contratte in occasione di lavoro - si legge ancora - sono da sempre, infatti, inquadrate e trattate come infortunio sul lavoro poiché la causa virulenta viene equiparata alla causa violenta propria dell'infortunio, anche quando i suoi effetti si manifestino dopo un certo tempo".

"La norma - prosegue la circolare - dispone che l'indennità per inabilità temporanea assoluta copre anche il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria (ovviamente sempre che il contagio sia riconducibile all'attività lavorativa), con la conseguente astensione dal lavoro". "Seppure dettata in un momento emergenziale, in realtà ha dato seguito a un principio già affermato dalla giurisprudenza, secondo cui l’impedimento presupposto dall’articolo 68 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, numero 1124 ai fini della attribuzione della indennità di inabilità temporanea assoluta, comprende, oltre alla fisica impossibilità della prestazione lavorativa, anche la sua incompatibilità con le esigenze terapeutiche e di profilassi del lavoratore".

Inoltre "è stato espressamente previsto - continua la circolare - che gli oneri degli eventi infortunistici del contagio non incidono sull'oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico, ma sono posti carico della gestione assicurativa nel suo complesso, a tariffa immutata, e quindi non comportano maggiori oneri per le imprese. In altri termini, la scelta operata con il citato articolo 42 è stata quella dell'esclusione totale di qualsiasi incidenza degli infortuni da Covid-19 in occasione di lavoro sulla misura del premio pagato dal singolo datore di lavoro, ciò in quanto tali eventi sono stati a priori ritenuti frutto di fattori di rischio non direttamente e pienamente controllabili dal datore di lavoro al pari degli infortuni in itinere". In tali fattispecie "l'Istituto riconosce la tutela assicurativa al lavoratore infortunato nel tragitto casa-lavoro e viceversa - spiega la circolare - ma al datore di lavoro non viene imputata alcuna conseguenza per l’evento infortunistico".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x