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Variante inglese Covid-19, Londra 'ha mentito per mesi': il terribile sospetto

21 Dicembre 2020

Variante inglese Covid-19, Londra 'ha mentito per mesi': il terribile sospetto

Controlli anti-Covid negli aeroporti italiani - Fonte: LaPresse

Da ieri il Ministro Di Maio ha deciso di tagliare i voli che collegano l’Italia al Regno Unito, seguendo l’esempio di altri in Europa. Il motivo è la scoperta della variante inglese del Covid-19, l’ultima evoluzione del virus scoperta dagli scienziati di Londra negli scorsi giorni. Il blocco dei voli ha anticipato di pochissime ore la notizia che in realtà tutti sapevano, ovvero che anche in Italia ci fossero dei casi di soggetti positivi a questa nuova variante. 

Nuova variante Covid 19: i dubbi

Ma come mai solo nelle ultime settimane si è iniziato a parlare di variante inglese? I dati mostrano chiaramente come già ad ottobre ci sia stata un’impennata dei casi di positività, oggi spiegata dal fatto che la nuova variante si trasmette molto più rapidamente rispetto a quelle precedenti. Lo stesso Boris Johnson ha spiegato: “Non è possibile ignorare la velocità di trasmissione della nuova variante, quando il virus cambia il suo metodo di attacco, dobbiamo cambiare il nostro metodo di difesa”. 

La realtà è però un’altra. Già il 14 di dicembre il ministro della Salute britannico, Matt Hancock aveva ammesso che molte autorità sanitarie locali avessero comunicato di aver avuto a che fare con pazienti infetti da questa nuova variante. A quel punto Mike Ryan, il capo delle operazioni di emergenza dell’Oms, ha riferito che la variante inglese fosse solo una delle tante in circolazione. Il virus muta in continuazione, dunque quando si è scoperto della nuova variante non ci si è troppo allarmati. Lo stesso Ryan ha spiegato come la questione importante fosse piuttosto capire se la variante fosse: “diffusa a livello internazionale o se rendesse il virus più serio”. Al momento però non erano disponibili dati e informazioni in grado di dare risposta a questi quesiti. 

In circolazione da mesi, ma Londra non ha detto nulla

Le parole di Ryan a Hancock avevano avuto un seguito anche per quanto riguarda le misure di contenimento. Il sud-est dell’Inghilterra, la regione indicata come focolaio di partenza della nuova variante, è stata sottoposta a sanzioni più severe nell’arco delle 48 ore successive. Dopo circa cinque giorni di silenzi, ecco che una riunione d'emergenza convocata dal Primo Ministro Johnson hanno avuto come conseguenza l’imposizione di una super zona rossa in tutta la regione in cui si segnalava una forte presenza di contagi. La paura a Downing Street è stata causata dalle notizie in arrivo dal New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Groups (Nervtag), autore di un’analisi dei dati preliminari e dei tassi di incidenza proprio nel sud-est del Paese. 

A questo punto però le accuse dall’Italia verso Londra si fanno durissime. Walter Ricciardi, membro del Comitato tecnico scientifico, sostiene che: “gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante - dice Ricciardi, che aggiunge - Hanno taciuto, non ci hanno avvertito”. Anche Crisanti interviene, affermando che la cosiddetta variante inglese sia apparsa in Spagna la scorsa estate, e da lì è arrivata nel Regno Unito in grazie ai flussi turistici. 

Se questa mattina su Sky Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) ha lodato la prontezza del governo italiano nel sospendere i collegamenti con Londra, emerge in realt come Palazzo Chigi abbia tardato parecchio a prendere conoscenza della situazione. Il blocco dei collegamenti aerei, contromisure necessaria per arginare il dilagare del contagio nel nostro Paese, non ha infatti impedito che negli ultimi giorni migliaia di concittadini tornassero in Italia per le feste. Di ieri poi la notizia che si sia scoperto il primo caso di positività anche qui da noi. 

Chiudere i collegamenti con il Regno Unito non serve a niente se fatto in questo modo 

La variante è in circolazione, secondo quanto è emerso negli scorsi giorni, già in Australia, Danimarca e Olanda. Per questo motivo ci si domanda che senso abbia sospendere i voli dal Regno Unito se è comunque consentito arrivare in Italia con uno scalo da qualche parte in Europa, e sia ancora possibile arrivare in Italia da Amsterdam e Copenhagen. È molto simile a quando Conte annunciò che i collegamenti aerei con la Cina erano stati bloccati, ma i passeggeri cinesi continuarono a entrare tranquillamente in Italia facendo scalo da qualche parte nel mondo. Come fa allora giustamente notare Ricciardi, “chiudere i voli con il Regno Unito è una buona mossa se lo fanno tutti gli altri Paesi. Se lo fa solo uno non serve, bisogna farlo in tutta Europa".

Alla luce poi delle informazioni che si stanno apprendendo nelle ultime ore, sembra che la variante non abbia alcun effetto sull’efficacia dei vaccini, che rimangono dunque la punta di diamante delle future strategie di lotta al contagio. Sembra quasi che il Governo abbia voluto ingigantire una situazione al di fuori della sua reale dimensione, forse per far addolcire la pillola delle chiusure natalizie, prima negate e poi puntualmente arrivate. 

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