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Covid Compania, oggi provvedimento De Magistris: 'Niente più movida. I dati non corrispondono'

Il Sindaco: "Non chiuderò le singole strade e nemmeno la città. Sarà un lavoro di squadra tra cittadini, prefetti e poliziotti".

13 Novembre 2020

Covid Compania, oggi provvedimento De Magistris: 'Niente più movida. I dati non corrispondono'

Covid Campania, oggi il provvedimento anti-assembramento di De Magistris

Sarà pubblicato nel primo pomeriggio il provvedimento anti assembramenti annunciato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e definito da lui stesso un'iniziativa "clamorosa".

“Non sono azioni tragiche quelle che andrò a varare - ha spiegato il primo cittadino a 24Mattino su Radio 24 - e nemmeno contro la movida, visto che di movida non ce n’è più. Nel provvedimento evidenzierò la situazione assurda che sta vivendo Napoli e metterò in campo delle limitazioni anti- assembramento. Non chiuderò le singole strade e nemmeno la città. Sarà un lavoro di squadra tra cittadini, prefetti e poliziotti”.

"Sui numeri bisogna capire tante cose - afferma poi De Magistris facendo riferimento alle ipotesi di "dati falsi" - sono numeri di oggi? Realistici o sottostimati? Non sempre dire falso vuol dire che si fa apposta. Io ho il dubbio che i numeri che leggiamo sul bollettino non corrispondono alla realtà".

Quanto all'ipotesi dell'esercito a Napoli, rilanciata anche da Di Maio, il Sindaco ha replicato: "Se la situazione è talmente grave che c'è bisogno dei medici dell'Esercito è chiaro che concordo, ma se l'Esercito significa per controllare la gente che cammina per strada mi sembra una misura totalmente inappropriata. Esercito e Protezione civile, per cosa? Se è per la gestione della parte sanitaria, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va nell'organizzazione politica della sanità campana".

"La zona rossa non viene dichiarata per paura di rivolte? Non lo so - commenta De Magistris - le interpretazioni possono essere tante e una è questa. La zona rossa la annunciò il presidente della Regione Campania in modo roboante una quindicina di giorni fa e, pochi minuti dopo, siccome fu una notizia che suscitò scalpore perché non era accompagnata da informazioni adeguate di ristoro, creò quello sconcerto. E' una lettura, ma è una lettura un po' sconcertante, perché a Napoli la maggior parte delle manifestazioni sono pacifiche. Se la situazione sanitaria è drammatica basta spiegare che bisogna fare più restrizioni, contestualmente prevedi i ristori e si va avanti".

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