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Gregoretti, difesa Salvini: 'Rispettato Carta e volontà popolo'

Il leader della Lega nella memoria difensiva depositata per il caso Gregoretti: 'Ho giurato di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi'.

24 Settembre 2020

Gregoretti, difesa Salvini: 'Rispettato Carta e volontà popolo'

Matteo Salvini (foto Lapresse)

Gregoretti, difesa Salvini: 'Rispettato Carta e volontà popolo'

"Ho giurato di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione. È con questo spirito che ho sempre agito da Ministro dell’interno, nel rispetto dei miei doveri e della volontà del popolo sovrano". Così il leader della Lega Matteo Salvini conclude la memoria difensiva depositata oggi in vista dell'udienza del 3 ottobre davanti al Gip di Catania per il caso Gregoretti.

Gregoretti, difesa di Salvini: 'Nessuna privazione della libertà'

Durante i giorni del 'caso Gregoretti' "non si è verificata alcuna illecita privazione della libertà personale" dei migranti che erano a bordo della nave della Guardia costiera "in attesa dell'organizzazione del loro trasferimento presso la destinazione finale". E' quanto si legge in una nota della Lega, come riporta l'Agi, che ha diffuso alcuni passaggi della memoria difensiva.

Migranti, Salvini: 'Solo parole e al momento non credo a nulla'

"Sono anni che ne stanno parlando, per il momento non credo a nulla perché sono solo parole”. Così Matteo Salvini ai giornalisti che gli chiedevano del Patto sui migranti varato da Bruxelles. “So che adesso stanno per sbarcare in Sardegna altre centinaia di clandestini", ha aggiunto, con riferimento ai 125 soccorsi dalla nave 'Alan Kurdi', dei quali 25 destinati a restare in Italia. "Quindi, l’Italia non se ne fa nulla delle promesse dell’Europa”.

Gregoretti, difesa di Salvini: 'Sulla nave anche due scafisti'

Sulla nave Gregoretti vi erano anche due scafisti, che vennero fermati dopo lo sbarco, e gli oltre 100 migrati erano rimasti a bordo della nave, senza pericoli e con massima assistenza, solo il tempo necessario per concordare con altri Paesi europei il loro trasferimento. Il tutto nel pieno coinvolgimento del governo italiano, tanto da rilevare il ruolo decisivo del Ministero dei trasporti nell'assegnazione del Pos (luogo di sbarco sicuro). E' quanto si legge ancora nella memoria difensiva di Matteo Salvini, depositata oggi in vista dell'udienza per il caso della nave della Guardia costiera bloccata nel luglio dello scorso anno davanti alle coste siciliane con il suo carico di migranti.

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