No ad esclusione di Israele dalle competizioni, da Fifa e Uefa nessuna riunione per adottare misure contro stato ebraico

All’interno della FIFA, il Consiglio non ha calendarizzato alcun punto relativo a un’eventuale esclusione di Israele dal percorso verso il Mondiale. Sul fronte europeo, la UEFA non ha convocato riunioni straordinarie, nonostante se ne discuta da settimane

Né la FIFA né la UEFA hanno all’ordine del giorno provvedimenti contro Israele, nonostante le pressioni di alcuni gruppi che chiedono la sospensione delle squadre e della nazionale. Per ora non ci sono riunioni straordinarie né votazioni anticipate: le competizioni proseguono regolarmente.

No ad esclusione di Israele dalle competizioni, da Fifa e Uefa nessuna riunione per adottare misure contro stato ebraico

Gli episodi verificatisi alla Vuelta, dove lo sport è diventato strumento di rivendicazioni politiche, hanno acceso i riflettori anche sul calcio, ora al centro di un dibattito globale. Alcune associazioni hanno invocato l’esclusione dei club israeliani e persino della nazionale, proprio mentre Israele si prepara ad affrontare Norvegia e Italia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026.

Nelle ultime settimane, tuttavia, molte indiscrezioni si sono rivelate prive di fondamento. Il media israeliano Ynet, citando fonti interne, ha precisato che non ci sarànessuna riunione del Comitato esecutivo UEFA in settimana” sulla questione, smentendo quanto riportato dal britannico The Times.

Anche all’interno della FIFA, il Consiglio non ha calendarizzato alcun punto relativo a un’eventuale esclusione di Israele dal percorso verso il Mondiale. Un’ipotesi che, oltre alla complessità sportiva, avrebbe inevitabili implicazioni politiche. In questo contesto pesa anche il sostegno espresso in passato da Donald Trump, vicino al governo di Benjamin Netanyahu e promotore di un piano di pace congiunto.

Sul fronte europeo, la UEFA non ha convocato riunioni straordinarie, nonostante se ne discuta da settimane. Qualsiasi decisione dovrebbe comunque passare per il Comitato Esecutivo, che non voterà prima della sessione di dicembre. Nel frattempo, le competizioni restano confermate: il Maccabi scenderà in campo neutro in Serbia contro la Dinamo Zagabria.

L’assenza di provvedimenti non significa che la questione sia chiusa. Il quotidiano spagnolo Marca descrive il contesto come “delicato e complesso”. Anche il Comitato Olimpico Internazionale ha ricordato che eventuali esclusioni richiedono il rispetto dei principi sanciti dalla Carta Olimpica. Per ora, prevalgono cautela e incertezza: lo sport torna a fare i conti con tensioni che vanno ben oltre il campo di gioco.