28 Settembre 2024
Sinner, fonte: imagoeconomica
Nuove grane per Jannik Sinner. La Wada ha deciso di fare ricorso contro l'assoluzione per doping del tennista italiano, ed ha chiesto da uno a due anni di squalifica. Il numero uno al mondo era stato assolto dal caso Clostebol, sostanza della quale era stato trovato positivo, ma la responsabilità non era da attribuire a lui. Sinner aveva deciso di licenziare il suo fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara, al termine di un periodo di stress. Jannik ha rinunciato persino alle Olimpiadi di Parigi, mentre qualche settimana più tardi si è presentato agli Us Open, vincendo il suo secondo slam in carriera.
La Wada non ci sta, ed ha deciso di fare ricorso dopo l'assoluzione di Sinner per il caso Clostebol. Tutto esplose ad agosto quando si venne a sapere di due non negatività registrate a marzo durante Indian Wells. Il suo fisioterapista fece utilizzo di uno spray, il Trofodermin, per curare un dito. Quel dito ha poi causato la contaminazione con il numero al mondo.
Per questo motivo l'altoatesino era stato assolto dall'Itia (International Tennis Integrity Agency), che aveva comminato a Sinner solo una decurtazione di premi e punti conquistati in due tornei precedenti nonché due giorni di sospensione.
La Wada, ritiene invece che "la conclusione di 'nessuna colpa o negligenza' non sia corretta ai sensi delle norme applicabili" e chiede un "periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni". La Wada "non sta chiedendo la squalifica di alcun risultato, salvo quello che e' gia' stato imposto dal tribunale di primo grado". Ora la palla passa al Tas.
Negli scorsi mesi sono state parecchie le polemiche attorno al caso. Il caso del tennista australiano Kyrgios è esemplare, visto che quest'ultimo ci ha sguazzato nella polemica ed ha punzecchiato Sinner anche durante gli Us Open. Il numero uno al mondo però si era lasciato alle spalle tutto, ed è riuscito a vincere il suo secondo slam in carriera.
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