22 Gennaio 2024
"Eventuali parole maleducate o urla incivili di un singolo non rispecchiano la comunità". UDINE - La Curva Nord Udinese 1896 non ci sta e fa sentire la sua voce. Si dissocia da quanto accaduto, si difende e attacca chi la accusa di razzismo. Due giorni dopo la partita con il Milan e la sospensione di qualche minuto del match per gli insulti razzisti rivolti al portiere rossonero Maignan, la Curva Nord spiega di non prendere "lezioni da nessuno" e assicura che da parte dei tifosi che occupano quel settore non c'è stato "nessun coro razzista", aggiungendo che non accetta di "essere infangata da giornalisti, politici, opinionisti, sportivi e dirigenti, senza nessuna verifica o approfondimento preventivo". La Curva sottolinea di accogliere "persone di tutte le età, di tutte le classi sociali e di tutte le nazioni. L'unico colore che conta è il bianconero. Durante Udinese-Milan non è stato effettuato nessun coro discriminatorio. Eventuali parole maleducate o urla incivili di un singolo non rispecchiano la mia comunità". Inoltre nel comunicato pubblicato sui social, la Curva Nord friulana prende posizione anche per la "reazione del portiere", ritenendo che "è sembrata veramente diversa rispetto a quanto accaduto qualche mese prima, durante Roma-Milan quando Lukaku è stato preso di mira dagli spalti". Inoltre la Curva sottolinea: "Numerosi giocatori dell'Udinese sono di colore e nessuno si è mai lamentato di aver subìto comportamenti razzisti allo stadio o nella vita di tutti i giorni da parte del popolo friulano". La nota si chiude sottolineando che la Curva diffida "formalmente chiunque voglia continuare questa campagna denigratoria nei confronti della mia gente per episodi che riguardano eventualmente singole persone". - foto Ipa Agency - . ari/com 22-Gen-24 14:31
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