19 Aprile 2023
Andrea Agnelli, fonte: Imagoeconomica
In merito alle plusvalenze sospette della Juve, oggi, mercoledì 19 aprile 2022, il Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni deciderà se restituire i 15 punti di penalizzazione o confermarli. L'udienza prenderà il via alle ore 14.30. I giudici saranno chiamati a esaminare il ricorso presentato dalla società bianconera contro la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte d'appello della Figc nel processo plusvalenze.
Il Collegio è presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli, ed è completato dai presidenti delle varie sezioni Vito Branca, Dante D'Alessio, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo. Starà a loro giudicare a livello formale e di legittimità, e non di merito, la sentenza oggetto del ricorso.
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"La Juventus nega ogni illecito", ha fatto sapere in questi giorni John Elkann, presidente di Exor, la società proprietaria della Juventus. Assieme alla Juventus, hanno presentato ricorso anche gli ex dirigenti bianconeri - a cominciare dall'ex presidente Andrea Agnelli inibito per 24 mesi - che contestano le decisioni della Corte d'appello. La Figc non sarà coinvolta nel procedimento. 'Contro' la Juve il Procuratore Generale dello Sport, Ugo Taucer.
La decisione del Collegio potrebbe arrivare nella tarda serata di mercoledì 19 aprile o slittare a giovedì 20. La situazione potrebbe concludersi i 3 modi diversi. Il Collegio potrebbe respingere il ricorso confermando la penalizzazione di 15 punti. Al contrario, se la sentenza venisse ritenuta priva di legittimità, per vizi formali o procedurali, il Collegio potrebbe annullare la penalizzazione chiudendo l'iter. La terza opzione prevede l'annullamento della sentenza con rinvio del fascicolo alla Corte d'appello federale che potrebbe arrivare a un nuovo verdetto. In questo caso, in attesa della nuova sentenza, la Juventus riavrebbe i 15 punti.
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Il club bianconero, a ogni modo, pare destinato a doversi confrontare di nuovo con la giustizia sportiva federale. La procura della Figc ha da poco notificato alla società la chiusura delle indagini per il filone 'stipendi, partnership e agenti'. Nel mirino ci sono in particolare gli accordi con i calciatori per gli emolumenti da versare durante l'emergenza Covid scattata all'inizio del 2020. La vicenda riguarda le stagioni 2019-2020 e 2020-2021. Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha contestato al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni.
Pure il secondo procedimento nasce dall'inchiesta Prisma della procura di Torino sui bilanci della Vecchia Signora. Sotto i riflettori anche gli accordi tra il club e alcuni agenti e le cosiddette partnership tra la Juventus e altre società per operazioni di mercato. La posizione di Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari sarà esaminata dalla procura Figc dopo le indagini in corso nelle varie città.
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