23 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
L'inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 si avvicina sempre di più, e con esso cresce anche l'emozione della sciatrice Sofia Goggia, nostra portabandiera alla cerimonia di apertura dei giochi. Un sentimento di gioia e commozione che l'atleta bergamasca non ha saputo ovviamente nascondere durante la consegna ufficiale del Tricolore dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È stato proprio li, nel palazzo del Quirinale, che successi sportivi e ricordi personali si sono intrecciati nelle parole che Goggia ha pronunciato al pubblico: "Credo sia un grandissimo onore poter essere la portabandiera. Non capita a tutti e io ne sono grata".
"Mi piace pensare che questo ruolo non sia partito dalla mia vittoria in Corea - ha dichiarato Goggia visibilmente emozionata - ma anche da quella chiamata che lei Presidente Mattarella mi fece dopo l'infortunio che mi impedì di partecipare ai Mondiali di Cortina". Parole, quelle del presidente della Repubblica "che ho vivide nella mente. Mi esortò ad andare oltre, verso traguardi lontani, verso Pechino 2022. Mi esortò a guardare nel mio cuore, ad andare avanti incurante degli ostacoli sul mio percorso e io credo di aver fatto così".
È un impegno dall'alto valore simbolico quello che la sciatrice di Bergamo si appresta a onorare, come conferma lei stessa durante il suo discorso: "Essere la portabandiera non significa solo sventolare il tricolore durante la cerimonia apertura, ma essere garante di valori etici, non solo sportivi, che bisogna saper adottare sempre, con la tuta da gara ma anche in abiti civili". E sul finale anche la promessa rivolta a Mattarella: "Le prometto che lo faremo tutti".
Meno certezze sembrano invece esserci per quanto riguarda le gare: "Aspettative? Non saprei. Lo sci è uno sport dalle mille variabili, ma prometto che darò il mio meglio per provare a essere la migliore Sofia. Poi vedremo. Di sicuro - ha dichiarato infine Goggia ai giornalisti - oggi è una giornata molto importante e significativa per me".
Pechino 2022 non vuol dire solo Olimpiadi, ma anche Paralimpiadi. Assieme a Goggia il presidente Mattarella ha infatti consegnato il Tricolore al portabandiera paralimpico Giacomo Bertagnolli, conscio della grande importanza del ruolo: "È un compito molto difficile, con questa bandiera non rappresento solo me, ma l'intero movimento paralimpico. Sarà una paralimpiade eccezionale, daremo il 1000 per 1000 per ottenere risultati, ma soprattutto per poter raccontare le nostre storie, le storie delle nostre vite che a molti ancora sfuggono".
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