Gemelle Kessler, vita, arte e morte di un duo iconico e rivoluzionario: i turbamenti erotici di un paese felice e in bianco e nero

Anche nella fine, drammatica e consapevole, le gemelle Kessler sono state discrete, come è stato in tutta la loro vita, e forse dovremmo ringraziarle per averci insegnato un modello di società libera dagli antiquati freni inibitori, partendo semplicemente dai loro balletti perfettamente sincronizzati

Se ne sono andate in silenzio come avevano, deciso da tempo, e senza lasciare strascichi polemici e gossippari le Gemelle per antonomasia: belle, alte, nordiche ed emancipate, ci hanno lasciato dopo aver determinato scompensi ormonali a più generazioni di italiani. Nascono in Germania est ma presto si trasferiscono all'Ovest, per poi giungere nei primi anni sessanta, in Italia dove avranno un successo inimmaginabile per l'epoca ma anche per oggi. Mitologici sono stati i tentativi dei solerti censori di oscurarle con tristi calze nere o altro che già facevano sognare gli ignari spettatori. Già le gambe, che gli italiani scopriranno successivamente, diventeranno l'emblema di questo paese in enorme trasformazione che scopre l'eros casalingo, diffuso, confidenziale e rassicurante. Le due tedesche fanno sognare una nazione intera, spiegando agli arcaici abitanti ancora compressi in una mentalità antiquata che le donne, quelle donne, sono altro dalle loro compagne e mogli, per questo non si sposeranno mai, un vero sacrilegio per l'epoca.

Due paia di gambe con un cervello solo, e solo Flaiano poteva sintetizzare questo primo fenomeno universale, un tragitto che da da-da-umpa alla notte è piccolo per noi(troppo piccolina),le porta nell'empireo frastornante degli albori della società di massa in formazione, amate da un paese che sta diventando altro, un 'Italia che le incorona regine della televisione.

Troppe sarebbero le metafore da elencare a partire da un'idea innovativa di genere: quel modello femminile gestisce autonomamente la propria esistenza, senza dipendere dal maschio-patriarca, libera di scegliere e di amare, senza dover render conto al prete, al censore, alla vecchia idea culturale che sancisce la rigida separazione di ruoli.

Le donne italiane, riflettono e cominciano ad imparare.

Probabilmente neppure loro avrebbero mai immaginato che si stava sviluppando il germe della prima rivoluzione sessuale del dopo guerra che, con loro, finalmente diventava finalmente modernità anche se, per quasi tutti, era soltanto un'immagine erotica da sognare.

Anche nella fine, drammatica e consapevole, le gemelle Kessler sono state discrete, come è stato in tutta la loro vita, e forse dovremmo ringraziarle per averci insegnato un modello di società libera dagli antiquati freni inibitori, partendo semplicemente dai loro balletti perfettamente sincronizzati.

Qualcuno aveva capito che quel programma sarebbe stato un cambiamento irreversibile, ed ecco il motivo della censura, ma si sa quando il vento del cambiamento si alza, non puoi fermarlo più, soprattutto con un paio di mutandoni neri.

Grazie ad Alice ed Ellen Kessler.

Di Maurizio de Caro