La storia delle gemelle Kessler, icone di emancipazione e audacia: mostravano le gambe in TV e indossavano minigonne attillate sfidando la censura senza volgarità

Lo scrittore Ennio Flaiano le definì: “Due paia di gambe con una testa sola”, sottolineando la loro unicità e simbiosi artistica. Nella loro vita privata non si sono mai sposate per restare indipendenti

Le gemelle Alice ed Ellen Kessler sono state simbolo di eleganza, modernità e rivoluzione gentile nella televisione italiana del dopoguerra. Con le loro gambe chilometriche, la disciplina tedesca e un fascino internazionale, hanno infranto tabù e conquistato il cuore di diverse generazioni.

Chi erano le Gemelle Kessler

Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia (Germania), Alice ed Ellen Kessler iniziarono a studiare danza classica fin da bambine. A soli 11 anni entrarono nel corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Lipsia. Nel 1954, appena diciottenni, fuggirono dalla Germania Est per cercare libertà artistica e personale nella Germania Ovest.

Dopo un periodo al celebre Lido di Parigi, approdarono in Italia nel 1959, dove trovarono il successo e la loro consacrazione definitiva.

L’ascesa in Italia: Studio Uno e Canzonissima

Il loro debutto italiano avvenne nel varietà Giardino d’inverno, ma fu con Studio Uno e Canzonissima che divennero delle vere e proprie star. Le loro esibizioni erano un mix perfetto di coreografie sincronizzate, costumi scintillanti e sorrisi magnetici.

Brani come Da-da-um-pa e La notte è piccola per noi divennero tormentoni nazionali e le loro apparizioni televisive erano attese come eventi. La loro immagine era curata nei minimi dettagli: due corpi identici e due voci armonizzate.

Bellezza, audacia e rivoluzione

In un’Italia ancora legata a rigide convenzioni morali, le Kessler portarono una ventata di modernità e sensualità mai volgare. Mostravano le gambe in TV, indossavano minigonne e body attillati, sfidando la censura e i costumi dell’epoca.

Il celebre scrittore Ennio Flaiano le definì: “Due paia di gambe con una testa sola”, sottolineando la loro unicità e simbiosi artistica.

Le minigonne

Negli anni ’60, mentre in Inghilterra esplodeva la moda della minigonna con Mary Quant, le Kessler anticiparono questa rivoluzione estetica in Italia, indossando costumi corti e aderenti che sfidavano i regolamenti RAI. Spesso venivano costrette a indossare calze coprenti nere per “attenuare” l’effetto visivo delle loro gambe.

Nonostante la censura, il pubblico le adorava. Le loro apparizioni erano attese e commentate e le Kessler divennero il volto di una nuova femminilità televisiva, più libera, più internazionale, più consapevole.

Vita privata e legame indissolubile

Le Kessler non si sono mai sposate, dichiarando di voler restare libere e indipendenti. Hanno vissuto insieme fino alla fine, in due appartamenti comunicanti a Grünwald, vicino a Monaco di Baviera. Il 17 novembre 2025, sono morte insieme, come avevano sempre desiderato, lasciando un’eredità culturale e affettiva profonda.

Le Gemelle Kessler hanno rappresentato la prima rivoluzione gentile della TV italiana: hanno mostrato che si può essere sensuali senza essere volgari, moderne senza rinnegare la tradizione, internazionali senza perdere l’eleganza.

Hanno aperto la strada a generazioni di artiste, contribuendo a ridefinire il ruolo della donna nello spettacolo e a rendere la televisione un luogo più libero, creativo e inclusivo.

Le Kessler non sono state solo un fenomeno estetico, ma un simbolo di emancipazione, professionalità e coraggio. In un’Italia che imparava a sorridere dopo la guerra, loro hanno insegnato a farlo con grazia, ritmo e un pizzico di audacia.