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Cinema, Piero Pelù presenta il suo “Rumore dentro” al Festival dei Popoli di Firenze

Dopo la partecipazione alla Mostra del Cinema a Venezia, al cinema La Compagnia dalle ore 21, il cantante presenta in sala “Piero Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei, un viaggio intimo nell’anima del rocker, dopo l’incidente che ha rischiato di compromettere il continuamento della carriera

04 Novembre 2025

Piero Pelù

Piero Pelù

Cinema, Piero Pelù presenta il suo “Rumore dentro” al Festival dei Popoli di Firenze

Arriva per la prima volta a Firenze e in anteprima al Festival dei Popoli, “Piero Pelù. Rumore dentro” di Francesco Fei, regista fiorentino che torna al festival (dopo il successo nel 2018 con “La regina di Casetta”), con Piero Pelù, un viaggio intimo e sincero nell’anima dell’ex leader dei Litfiba dopo l’incidente acustico che gli ha procurato acufeni fortissimi e continui che  hanno rischiato di comprometterne l’udito, domani, 5 novembre, al cinema La Compagnia alle 21.30: saranno in sala l’autore e il cantante per incontrare il pubblico. Con soggetto e sceneggiatura di Piero Pelù, il film è prodotto da Apnea Film, Nexo Studios e DNA Audiovisivi, realizzato grazie a TEG, con il contributo del PR FESR Toscana 2021-2027 e la collaborazione di Fabbrica Europa, arriva in sala dopo la partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia al festival internazionale del cinema documentario (nella sezione dedicata ai film musicali Let the music play) e sarà protagonista di un evento speciale nei cinema italiani solo il 10, l’11 e il 12 novembre. Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, un improvviso shock acustico – causato da un errore tecnico nel cambio di cuffie – ha fatto svenire Piero Pelù, provocando un danno permanente al nervo acustico con il quale Piero combatte psicologicamente da allora. L’incidente ha portato la cancellazione di un tour già programmato e il rischio di dover sospendere ogni attività artistica legata alla musica live di Pelù. Il “rumore dentro” di Piero diventa così un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, ricostruirsi, rigenerarsi e scrivere un nuovo album dedicato ai Deserti interiori attraverso una full immersion nel proprio mondo interiore: la famiglia, la libertà, gli amici (tra cui i Litfiba), il viaggio e naturalmente la musica sono gli elementi intorno cui uno dei personaggi più importanti della scena rock italiana ricostruisce e ritrova la sua strada. Il film si arricchisce anche di una selezione sorprendente dallo sconfinato archivio in pellicola e video prodotto da Piero dagli albori del suo viaggio musicale fino ad oggi. Scandito dal viaggio spirituale di Pelù verso il pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Maries-de- la-Mer, in Camargue, in onore di Santa Sarah la Nera protettrice dei viaggiatori – il cui nome è tatuato su entrambi gli avambracci dell’artista – il documentario si trasforma in un road movie e insieme in una riflessione su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura intellettualmente libera, libertaria e coraggiosa della scena artistica e musicale italiana.

Il festival prosegue tutto il giorno al cinema La Compagnia, dalle ore 15 con il concorso internazionale con “The memory of butterflies” di Tatiana Fuentes Sadowski, alla presenza della regista, storia dall’Amazzonia in un viaggio sensoriale che intreccia la storia personale con gli archivi amazzonici dell'inizio del XX secolo, un rituale cinematografico che esplora i confini della ricerca e della speculazione, riflettendo sul potere e la memoria. Alle 16.45 il concorso italiano presenta in sala “Il fantasma che è in me” di Michael Beltrami, con il regista in sala, che racconterà del suo film diario che prende il via nel 2005, quando all’autore è stato diagnosticato un cancro, per diventare la cronaca personale di un ventennio, tra gioie, perdite, rivelazioni- Alle 19, ancora la selezione internazionale in gara con “Last letters from grandma” di Olga Lucovnicova, in sala anche lei, ritratto personale per comprendere meglio se stessa e il mondo che la circonda, storia del passato di famiglia alla ricerca delle sue radici, partendo da un fascio di lettere scritte da sua nonna, suicida nel 1989, proprio nel momento in cui l'Unione Sovietica stava per crollare.

Al cinema Astra, la giornata apre alle 10 con Feminist Frames (ingresso libero), con il film “Las novias del Sur” di Elena López Riera: donne mature parlano del loro matrimonio, della loro prima volta, del loro rapporto intimo con la sessualità, dove la regista (presente in sala) mette in discussione la propria assenza di matrimonio, di figli e, di conseguenza, una catena di relazioni madre-figlia che si sta estinguendo. Alle 11.30 seguono (ingresso libero) le proiezioni di Future Campus, la sezione industry con i corti “No god no father” di Paul Kermarec, “Abortion party” di Julia Mellen, “Homunculus” di Bonheur Suprème. Alle 15 torna il concorso italiano con “Waithood” di Paola Piscitelli, alla presenza della regista, protagonista un ragazzo sospeso tra Napoli, dove vive in seminterrato, e São Vicente a Capo Verde, che è stato costretto a lasciare da bambino e di cui conserva ricordi preziosi, dove sogna di tornare per ricomporre le sue fratture. Alle 16.30 l’omaggio a Sarah Maldoror con “And the dogs were quiet”, “Léon G.Damas” e “Aimé Césaire - Le masque des mots”, alla presenza di Annouchka de Andrade. Per la sezione Let the music play! alle 18.30 ci sarà in sala “In hell with Ivo” di Kristina Nikolova in prima italiana: protagonista è l'artista queer bulgaro Ivo Dimchev, che anche durante il Covid ha organizzato con successo oltre 400 concerti gratuiti nelle case delle persone, sfidando le norme sociali relative alla sessualità, all’identità e al potere in una Bulgaria sempre più omofoba. Chiude la serata alle 21 la sezione Habitat con “Slave Island” di Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan, sconvolgente testimonianza della schiavitù moderna sull'isola indonesiana di Sumba, dove l'attivista Jeremy Kewuan, indagando sul traffico di esseri umani, riesce a liberare una bambina di 8 anni ridotta in servitù.

Il festival - presieduto da Roberto Ferrari, con la presidenza onoraria di Ken Loach - per la direzione artistica di  Alessandro Stellino, la direzione organizzativa di Claudia Maci, presenterà il meglio del cinema documentario fino a domenica 9 novembre, con numerosi ospiti internazionali e nazionali. La manifestazione è realizzata grazie al contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Fondazione Sistema Toscana - 50 Giorni di Cinema a Firenze, Calliope Arts, Publiacqua, con il Patrocinio del Comune di Firenze.  In occasione della 66ª edizione del Festival dei Popoli, una selezione dei film in programma sarà disponibile online sulla piattaforma MYmovies ONE. Ogni titolo concorre per il MYmovies Award, che sarà assegnato al film con la valutazione media più alta determinata dal pubblico online. Il vincitore riceverà un'offerta di acquisizione SVOD da parte di MYmovies ONE, nel pieno rispetto delle finestre di sfruttamento previste.

Biglietti: 60 euro abbonamento completo, 40 euro ridotto; 12 euro giornaliero (10 euro ridotto). Biglietti: unico pomeridiano 8 euro (6 ridotto); unico serale 8 euro (6 ridotto). Il 66° Festival dei Popoli fa parte dell’iniziativa “50 Giorni di Cinema a Firenze” realizzata grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio di Firenze.

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