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VENEZIA 82, JAY KELLY con George Clooney: un attore in viaggio fra passato e presente nella solitudine di una fama conquistata a caro prezzo

Storia di un attore, acclamato dal mondo per bravura e bellezza, con il vuoto esistenziale di chi, agli affetti, ha preferito il successo professionale; il film in concorso non decolla_voto: 6,5

02 Settembre 2025

George Clooney

Fonte/credits: JAY KELLY - Actor George Clooney (Credits Netflix 2025)-press material Biennale 82

George il bello impossibile e bravo da applausi scroscianti porta sugli schermi della Laguna la storia proprio di un attore, ma il prodotto non convince. Il motivo? Non è chiaro.

Jay Kelly è un film in concorso all' 82° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera (27 agosto – 6 settembre 2025). 

Fonte/credits: JAY_KELLY_-_Actor_George_Clooney__Credits_Netflix_2025___ - Biennale 82, press materialFonte/credits: JAY_KELLY_-_Actor_George_Clooney__Credits_Netflix_2025___ - Biennale 82, press material

TRAMA

Jay Kelly è un famoso attore cinematografico, legato al devoto manager Ron, con il quale affronta un viaggio in treno - mezzo di trasporto raro per la star - che si trasforma in un lungo spostamento, anche, nella memoria più recondita dell'uomo.

Fra una carrozza e l'altra, Jay rivive ricordi che, in parte, erano nascosti nei meandri della sua mente, oltre che del suo cuore.

Lontano dal suo paese, il protagonista attraversa l’Europa, l'amata Italia inclusa, e fa i conti con le scelte fatte in passato e le decisioni prese, soprattutto, per realizzarsi professionalmente, a svantaggio di amicizie storiche e affetti famigliari.

Anche Ron si ritrova costretto ad affrontare il passato attraverso un presente duro e non previsto e la scoperta, difficile da digerire, che cose e persone, se non cambiano, talvolta si rivelano per ciò che sono veramente, mostrando una parte brutta della loro essenza.

Entrambi gli uomini pongono a se stessi la domanda sul loro lascito alle generazioni future, dunque sul senso del loro operato esistenziale.

Fonte/credits: JAY_KELLY_-_Greta_Gerwig_and_Adam_Sandler__Credits_Netflix_2025 - Biennale 82, press materialFonte/credits: JAY_KELLY_-_Greta_Gerwig_and_Adam_Sandler__Credits_Netflix_2025 - Biennale 82, press material

REGISTA

Il regista sottolinea come, trattandosi Jay Kelly di un attore, il tema del film sia l’identità: "Come recitiamo la nostra parte? Qual è lo scarto tra chi abbiamo deciso di essere e chi potremmo effettivamente essere? Jay Kelly parla di cosa vuol dire essere se stessi". 

(tratto da contenuto press material Venezia 82)

Fonte/credits: JAY_KELLY_-_Director_Noah_Baumbach__Credits_Peter_Mountain_Netflix_2025 - Biennale 82, press materialFonte/credits: JAY_KELLY_-_Director_Noah_Baumbach__Credits_Peter_Mountain_Netflix_2025 - Biennale 82, press material

RECENSIONE

Non decolla Jay Kelly.

Regia e cast non sono all'altezza? No, lo sono eccome! Sceneggiatura e dialoghi falliscono? Forse un pò, ma stiamo sempre nuotando nello stagno della professionalità e della qualità di scrittura. E il ritmo funziona? Ecco, forse quello, qui e là, non sufficientemente.

Purtroppo, giocano contro anche le aspettative, visto che a interpretare il ruolo principale del film è il bel domiciliato del Lago di Como nonché l'amante del caffè più celebre oggi in Italia(!) e il re del "No Martini, no party" .

Fatto sta che, se non sarà un errore andare al cinema a vedere Jay Kelly per i messaggi, per sostenere il cinema - che non deve morire! - e per George, tuttavia non siamo di fronte a un film imperdibile, né del livello del suo stesso protagonista. Ma a George perdoniamo anche un film non eccezionale, del resto i suoi primi piani valgono sempre il biglietto acquistato.

Fonte/credits: JAY_KELLY_-_George_Clooney_and_Noah_Baumbach__Credits_Netflix_2025 - Biennale 82, press materialFonte/credits: JAY_KELLY_-_George_Clooney_and_Noah_Baumbach__Credits_Netflix_2025 - Biennale 82, press material

CONCLUSIONE

Il film arriverà nelle sale italiane il prossimo 19 novembre. Voto: 6,5.

Andiamo ad affollare le sale cinematografiche italiane, perché un televisore o lo schermo di un computer, anche giganti, non potranno mai sostituire le atmosfere del cinema. Uscire di casa, nel 90% delle volte, fa meglio che stare chiusi fra le mura domestiche.

Fonte/credits: RED_CARPET_-_JAY_KELLY_-_George_and_Amal_Clooney__Credits_Jacopo_Salvi_La_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC - Biennale 82, press materialFonte/credits: RED CARPET JAY_KELLY_-_George_and_Amal_Clooney__Credits_Jacopo_Salvi_La_Biennale_di_Venezia_-_Foto_ASAC - Biennale 82, press material

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