12 Marzo 2025
Rai
Si chiude o non si chiude? Accordo fatto o accordo saltato? La data cerchiata in rosso è sempre quella del 20 marzo, quando il CdA aziendale si riunirà in via Asiago per ufficializzare le nuove nomine. Ma la settimana decisiva è questa. Prima l’intesa tra i partiti, poi quella all’interno dell’azienda. E mentre le trattative si fanno più frenetiche, dentro e fuori la RAI, la tensione sale.
Il partito di Giorgia Meloni resta il dominus della partita. Sul TG1 non ci sono dubbi: Gianmarco Chiocci è saldo in sella, così come Paolo Corsini e Angelo Mellone restano alla guida di Approfondimenti e Day Time. Rai News 24? Qui la partita si è fatta più movimentata. Sembrava ormai definito un accordo con Forza Italia, con lo scambio tra Federico Zurzolo (attuale vicedirettore degli Approfondimenti) e Paolo Petrecca, destinato a Rai Sport. Ma la partirà non è ancora chiusa e tutto potrebbe rimanere com'era.
Matteo Salvini vuole tenersi stretto quello che ha: Roberto Pacchetti alla guida della TGR e il Giornale Radio. Ma se il Giornale Radio dovesse andare a Nicola Rao, fedelissimo dell’AD Giampaolo Rossi, la Lega chiede una compensazione. Il nome caldo è quello di Francesco Pionati, storico volto dell’informazione radiofonica vicino al Carroccio, che potrebbe ottenere un ruolo di peso prima della pensione. Anche per Simona Grossi e Giovanni Alibrandi potrebbero esserci novità mentre per Gianni Zappi si studia un passaggio da Rai Documentari a Rai Cultura.
Nel risiko delle nomine, Antonio Preziosi è destinato a rimanere alla guida del TG2. Ma domani l’assemblea di redazione potrebbe far partire un segnale chiaro con un documento contro il direttore e l’azienda, denunciando il calo di ascolti e i vuoti di organico. Forza Italia potrebbe consolarsi con la direzione di Rai Sport, affidata probabilmente a Riccardo Pescante, e con Rai Italia e Isoradio, che andrebbero rispettivamente a Maria Rita Grieco e Alessandra Ferraro.
Chi pensa che il Partito Democratico sia fuori dai giochi si sbaglia. Il partito, pur essendo all’opposizione, mantiene saldamente posizioni strategiche in settori chiave come la radiofonia e le relazioni istituzionali. Un'eredità del passato che, almeno per ora, non sembra destinata a svanire.
L’AD Giampaolo Rossi vuole chiudere il dossier il prima possibile, senza ripetere i problemi degli ultimi tempi con le nomine rinviate in extremis. Ma gli equilibri interni alla maggioranza sono delicati. La Lega non può uscire troppo indebolita, Forza Italia deve placare il malcontento interno e Fratelli d’Italia vuole consolidare il suo primato senza spaccare la coalizione.
La trattativa è in bilico. Se l’accordo regge, il 20 marzo si chiuderà tutto senza scossoni. Se invece la tensione salirà troppo, il rischio di uno slittamento e di nuovi rimescolamenti diventerà sempre più concreto. L’unica certezza? Nella RAI, nulla è mai davvero definitivo fino all’ultimo minuto.
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