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Ken Loach presidente onorario del Festival dei Popoli. Ad inaugurare la 65° edizione Paolo Cognetti e Vasco Brondi con la prima italiana di “Fiore Mio”

La via la 65a edizione del festival internazionale di cinema documentario si terrà a Firenze dal 2 al 10 novembre

01 Novembre 2024

Ken Loach

Ken Loach

“Sono molto lieto di mandare un messaggio di congratulazioni al Festival dei Popoli: i documentari hanno sempre avuto una funzione molto importante: devono testimoniare ciò che sta accadendo”. Così il regista pluripremiato Ken Loach nel videomessaggio inviato al Festival dei Popoli, il festival di cinema documentario più antico d’Europa che celebra il suo 65° anno di età, con la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci. A 40 anni dalla sua partecipazione al festival, dove vinse il primo premio, il regista britannico è stato nominato presidente onorario dall’assemblea dei soci presieduta da Roberto Ferrari.  “Quello che sta accadendo oggi, come ben sappiamo, è davvero scioccante. Vediamo queste guerre, tutte queste persone che soffrono. Vediamo le azioni di alcuni Stati, a cui non importa nulla dei diritti umani internazionali, ma perseguono solo i loro interessi, causando massacri e sofferenze di enorme portata”, afferma Ken Loach nel video messaggio che verrà proiettato in occasione della serata inaugurale il 2 novembre al cinema La Compagnia. “A volte sono coinvolti i nostri stessi paesi, come nel mio caso. Dobbiamo fare da testimoni e raccontare la verità” Aggiunge poi un ricordo particolare che lo lega al Festival dei Popoli, a proposito del suo documentario “Which Side Are You On?”: “Ho un motivo speciale per celebrare questo festival. Quarant’anni fa, nel 1984, in Gran Bretagna accaddero eventi cruciali. Lo sciopero dei minatori contro il governo di destra di Margaret Thatcher. Lei aveva deciso di chiudere la cava e distruggere le comunità dei minatori perché erano i gruppi politicamente più attivi del Paese, erano radicali, impegnati e determinati. I leader laburisti di destra e quelli dei sindacati diedero ai minatori poco o nessun supporto. Contro i minatori fu impiegato il pieno potere dello stato e la polizia fu particolarmente brutale. Sono riuscito a realizzare un documentario che sarebbe dovuto andare in onda, ma si sono rifiutati di trasmetterlo. Hanno detto: ‘Non mostreremo la polizia che picchia i minatori.’ E io ho detto: ‘Ma è la verità. Abbiamo le immagini, abbiamo le prove’. Ma si sono rifiutati di mostrarle. Il Festival dei Popoli ha proiettato quel film che rischiava di non essere mai mostrato, l’ha premiato e ne sono immensamente grato. Dopo, proprio verso la fine dello sciopero e quando ormai stava fallendo, finalmente è stato mostrato anche nel mio paese, ed è stato grazie a questo festival. I festival sono importanti. Non sono solo per i cinefili. I festival contano. Questo festival conta. I documentari contano. Buona fortuna e solidarietà”. Ad inaugurare la 65° edizione “Fiore Mio” scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, racconto delle cime del monte Rosa, luoghi geografici che l’uomo sta perdendo, alla sua presenza e con Vasco Brondi che ne ha curato le musiche, e “Qui è altrove” di Gianfranco Pannone sul teatro di Armando Punzo nel carcere di Volterra, sono i documentari in prima italiana che inaugurano, insieme agli ospiti citati, la 65a edizione del Festival dei Popoli, il 2 novembre al cinema La Compagnia di Firenze. La programmazione parte alle 17 con “Qui è altrove” di Gianfranco Pannone, evento speciale in prima mondiale, storia tra teatro e carcere ambientata a Volterra, nell’istituto di detenzione collocato all’interno della Fortezza Medicea: qui c’è, appunto, la Compagnia della Fortezza, fondata 35 anni fa dal regista Armando Punzo che, ogni estate, allestisce il suo spettacolo nel carcere, con i detenuti come attori. Pannone incontrerà il pubblico insieme a Punzo. Alle 18.30 sullo schermo de La Compagnia la storia di una piccola fattoria in una foresta norvegese, con “A New Kind of Wilderness” di SiljeEvensmoJacobsen (per la sezione Habitat): qui vivono una vita isolata i Paynes con l'obiettivo di essere liberi e selvaggi, una famiglia unita e in armonia con la natura. Tuttavia, quando una tragedia la colpisce, il loro mondo idilliaco si sconvolge, costringendoli a forgiare un nuovo percorso nella società moderna. Il film è stato premiato come miglior documentario internazionale allo scorso Sundance Film Festival. Alle 20.30 la cerimonia ufficiale del taglio del nastro della 65esima edizione che vede in programma un videomessaggio di Ken Loach, a 40 anni dalla sua partecipazione al festival.  Segue la presentazione di “Fiore Mio” con Paolo Cognetti e Vasco Brondi che saluteranno il pubblico e introdurranno il film. Cognetti - già autore de “Le otto montagne”, poi grande successo al cinema - esordisce alla regia con un lavoro in cui pone al centro la sua passione per la montagna come spazio geografico e dimensione interiore. Quando nell’estate del 2022 l’Italia viene prosciugata dalla siccità, Cognetti assiste per la prima volta all’esaurimento della sorgente nei pressi della sua casa a Estoul, piccolo borgo a 1700 metri di quota che sovrasta la vallata di Brusson, in Valle d’Aosta. Un avvenimento che lo turba profondamente e lo spinge a raccontare la bellezza del monte Rosa, dei ghiacciai destinati a sparire o mutare per sempre a causa della crisi climatica. Cognetti ci conduce così sulle cime del Quintino Sella, dell’OrestesHutte e del Mezzalama, attraverso paesaggi mozzafiato e incontri con chi nella montagna ha trovato, prima che una casa, un vero e proprio “luogo del sentire”. Il festival è realizzato con il contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Calliope Arts Foundation e Publiacqua. E’ organizzato nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze” che fa parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo e delle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio. Biglietti: 50 euro abbonamento completo, 35 ridotto; 10 euro giornaliero (7 ridotto). Biglietti: pomeriggio 7 euro (5 ridotto); serale 7 euro (5 ridotto).

PROGRAMMA DI GIORNATA - SABATO 2 NOVEMBRE

Cinema La Compagnia 17:00 - FUORI CONCORSO QUI È ALTROVE di Gianfranco Pannone | 70 min Alla presenza del regista e di Armando Punzo

18:30 - HABITAT A NEW KIND OF WILDERNESS di SiljeEvensmo Jacobsen | 84 min

20:30 - DOC HIGHLIGHTS FIORE MIO di Paolo Cognetti | 80 min Alla presenza del regista e di Vasco Brondi

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