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Rocco Siffredi e Alisa Toaff, pace a Le Iene dopo la denuncia per molestie, l'attore: "Sono un cog***..., ci siamo chiariti"

L’inviata della trasmissione Mediaset, Roberta Rei, ha organizzato il faccia a faccia con il quale il pornodivo e la giornalista che lo aveva intervistato si sono riappacificati dopo le scuse di lui e la totale ammissione di colpe

27 Marzo 2024

Rocco Siffredi durante il chiarimento con la giornalista dell'AdnKronos Alisa Toaff

Fonte: Le Iene

La pace dopo la bufera tra Rocco Siffredi e la sua accusatrice Alisa Toaff. Il chiarimento avviene davanti alle telecamere de Le Iene ed è stato organizzato dall'inviata Roberta Rei. Ricordiamo che la giornalista dell'AdnKronos aveva denunciato il pornodivo di molestie sessuali, non propriamente uno scherzo. Il faccia a faccia tra i due, fanno sapere dal programma, è stato "voluto fortemente" dallo stesso Siffredi per "ribadire nuovamente le sue scuse e chiarire definitivamente con la giornalista" dell’Adn. Le molestie, secondo la denuncia presentata dalla Toaff al commissariato Prati di Roma sono avvenute al culmine di un fitto scambio di messaggi vocali tra i due in cui si sentono chiaramente complimenti prima e offese poi dettate, secondo la sua versione, dall'aver frainteso il contenuto dell'intervista che stava per uscire. 

Rocco Siffredi e Alisa Toaff, pace a Le Iene dopo la denuncia per molestie arriva il chiarimento

"Ci siamo insomma chiariti – dice la giornalista all’inviata de Le Iene -. Siamo stati male io e sua moglie, insomma. È stato un errore, è umano". Poi la precisazione, non banale: "Rocco non mi ha mai toccata fisicamente. A me quello che mi ha spinto a denunciare sono stati gli ultimi due vocali, li ho trovati gravi, sessisti e comunque denigranti nei confronti di me stessa, sia come professionista che come donna. Sono stata male perché sono stata attaccata dagli hater, sono stata attaccata dagli insulti antisemiti che non c’entravano niente, li avete letti no? Rocco è una persona forse istintiva, simpatica e quei due insulti però mi hanno veramente ferita e allora mi sono arrabbiata. Punto", ribadisce la Toaff

La reazione di Siffredi tra lacrime e scuse 

Finito l'incontro Rocco Siffredi capisce che è l'ora di dover fare un passo indietro per il bene di tutti: "Senti – dice – più che dirti che tutto dipende dalla mia testa, può darsi che sia instabile, può darsi che come hai detto tu sia depresso, può darsi che abbia dei problemi, ma non mi va di curarmi, non mi va di prendere antidepressivi perché penso di essere più forte della depressione, è la verità. Però evidentemente qualcosa non va e quindi la cosa migliore da fare è fare un passo indietro, cercare di ritrovare me stesso. Maleducazione, il non rispetto, ma soprattutto il problema più grande è che ho fatto, con un insulto, due insulti: ho fatto male a due donne perché mia moglie è stata male", precisa l’ex pornoattore, prima di rinchiudersi in bagno a piangere.

Il pornoattore: "Sono un cog***...,ho sbagliato nei confronti di tutti"

"Perché sono un co****e. Mia moglie è la persona più importante che ho. Vedere i miei figli che dicono “Papà sei un coglione. Quando lo capisci che ti amiamo? Quando lo capisci?’ Vedere mia moglie è così, perché e tu…Io non so come spiegare” – dice l’attore a Toaff che lo ha, intanto, raggiunto in bagno -. Io non ho inventato la serie, la serie è la mia vita. Ho avuto problemi con la famiglia, non riesco a raccontare altro che la mia vita. È mi dispiace vedere quello che ho combinato a te e quello che ho combinato a mia moglie e ai miei figli. Lei ha totalmente ragione e basta. È vero che ho detto che Borghi mentre faceva sesso non mi rappresentava e te lo ripeto, non è… Ma l’ho detto anche a lui – continua Siffredi, riferendosi all’intervista -. Perché è come se io avessi detto “Ma io per 40 anni cosa ho fatto vedere? Perché non riusciamo a far vedere il motivo per cui ho fatto sto lavoro qua? Perché mi piace il sesso”. Io mi sono arrabbiato quando tu hai detto che vado sul set per sfogarmi. Quella roba lì mi ha fatto male perché è come se io sentissi che per 40 anni ero un malato di sesso. Io t’ho mandato quel vocale esclusivamente perché dentro di me ero estremamente confuso. E dicevo “Ma perché mi hai tradito? Perché? Perché mi scrivi questa roba? Hai bisogno di vendere due articoli più?” Io la vedevo così", conclude. Ciò che ha spinto la giornalista a denunciare Siffredi è "stato il messaggio e l’insulto alla mia professionalità", spiega la Toaff. "Da persona non abituata a quelle offese sinceramente io le ho trovate denigranti e sono donna". Ma per la giornalista, ora, "è passato tutto", afferma. "Capisco che hai compreso l’errore. Basta".

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