Sanremo, si apre la fronda anti-festival. Da Salvini a Conte a Berlusconi: "La Rai va riformata"

Tutti contro Sanremo. L'edizione del festival di quest'anno, costellata da scivoloni e gag evitabili sul palco ha lasciato insoddisfatta gran parte della politica. Non solo gli esponenti di maggioranza che già negli scorsi giorni hanno avuto l'occasione di criticare la gestione della rete riguardo lo "show" di Fedez, ma anche al di fuori dell'esecutivo ammettono che la "Rai va riformata".

Sanremo, fronda politica anti festival: da Salvini a Conte a Berlusconi

Ad affermarlo è l'ex premier Giuseppe Conte. Il grillino raggiunto dai cronisti per un commento riguardo il festival ha dichiarato: "Le polemiche non mi appassionano. Io credo che la Rai abbia bisogno di una riforma profonda, lo stiamo dicendo da tempo. Una riforma rifondativa per migliorare e rendere più efficace il servizio pubblico". Un pensiero condiviso anche dal ministro Matteo Salvini: "Ho scoperto chi ha vinto stamattina", ha spiegato.

"Auguri a chi ha vinto: non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta", sostiene l'ex vicepremier. "Non ho visto la finale di Sanremo - ha  aggiunto - ero con mia figlia, ho fatto due passi per Firenze.  È molto più bello il centro di Firenze che altro...". Un festival di polemiche, merito o colpa di Fedez, al centro delle discussioni e delle attenzioni. Prima il freestyle con cui ha attaccato il viceministro Bignami strappandone la foto, ammettendo di non aver detto nulla ai vertici Rai. Poi il bacio di ieri sera sul palco con Rosa Chemical. Una cosa "improvvisata", ha chiarito l'artista gender fluid.

Una versione la prima, che in via della Scrofa, il quartier generale di FdI rigettano. Per i fedelissimi della Meloni infatti i vertici Rai erano a conoscenza del tipo di esibizione del cantante, avendo visto la foto che avrebbe poi strappato, durante le prove.

Berlusconi: "Festival di Sanremo evento con connotati ideologici"

Una pesante stoccata al festival di Sanremo arriva anche da Silvio Berlusconi che in un'intervista a Il Giornale ci ha tenuto a ricordare il cambio che l'evento, diventato ormai "con connotati ideologici", ha affrontato negli ultimi anni. "Da manifestazione pensata per valorizzare le splendide canzoni italiane si è progressivamente trasformata in un evento dai connotati ideologici, nel quale non fa notizia la musica ma piuttosto una serie di provocazioni legate all'attualità, tutte orientate in un modo che dispiace ad almeno la metà degli italiani", è la dura osservazione del leader di Forza Italia.