28 Marzo 2022
Gabriele Muccino su Will Smith agli Oscar: "Ha rovinato la serata più importante della sua vita. Nessuno sa i pregressi". Il regista italiano e l'attore americano avevano lavorato insieme in due film.
"Mi dispiace enormemente per come Will sia riuscito a rovinare la serata più importante della sua vita. Nessuno sa i pregressi di quel nervo tanto scoperto da fargli perdere così il controllo. Lui sa sempre come uscire da ogni situazione. Il fatto che sia inciampato mi addolora". Così il regista Gabriele Muccino dopo il pugno tirato da Will Smith a Chris Rock durante la notte degli Oscar. I due avevano lavorato insieme nei film "La ricerca della felicità" e "Sette anime".
Ciò che è accaduto durante la notte degli Oscar ha creato scompiglio in sala e ha sollevato moltissime polemiche. Will Smith ha tirato un pugno a Chris Rock dopo una battuta infelice di questo sulla moglie dell'attore. Will Smith poi è stato premiato con la statuetta come migliore attore protagonista nel film "Una famiglia vincente - King Richard".
Prima della notte degli Oscar, Gabriele Muccino aveva fatto il tifo per Will Smith. "Domani sera Will Smith vincerà l’#Oscar che sfiorò per 15 voti con la nostra ricerca della felicità. Lui è sensazionale. Ci siamo scritti e se lo sente anche lui secondo me. Anche se non si può dire. Ma io vado contro la superstizione e domani so che godrò con lui!", aveva scritto su Twitter il regista italiano. Oggi però la gioia per la premiazione ha lasciato spazio alle polemiche per quel pugno.
Tutti ne parlano, tutti commentano. C'è chi ritiene che quella scena sia stata la più scioccante di tutti gli Oscar. Prima ancora di Will Smith, a reagire era stata la moglie Jada. Lei aveva girato gli occhi, mostrandosi piuttosto scocciata. La donna soffre di alopecia. proprio per questo ora è calva.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia