08 Dicembre 2021
Guida tv (foto Pixabay)
Chi scrive di spettacolo con serietà non può esimersi dall’affrontare un discorso delicato quanto schifoso, doveroso quanto agghiacciante: i vip, o presunti tali, che dopo un periodo di buio professionale si riciclano nei salotti televisivi a parlare di tumori, melanomi, stupri da parte di preti o uomini vicini alla loro famiglia di origine. Questa pratica è orribile perché si ripete sistematicamente ogni settimana, alla faccia di chi, vip o no, soffre davvero ogni giorno, sia fisicamente che psicologicamente. È mai possibile che tutti i “morti di fama” abbiano avuto tutti il medesimo problema? Non sarà che parlando di questa finta questione, tra un’ospitata in un talk show e un’intervista su un giornale blasonato, si riacquisti un minimo di (discutile) visibilità a suon di lacrime e vagheggianti ricordi?
Scriviamo questo perché abbiamo sentito e ricevuto tante testimonianze di gente vicina a personaggi noti che ci riferiscono che questi, pur di andare in tv e riprendere la persa visibilità, siano disposti a sparare dettagli agghiaccianti, che certamente non danno note positive a loro ma che agghiacciano tutte le persone che vivono davvero tali situazioni. Nello showbusiness italiano, poiché in altri paesi la serietà su questo tema è massima, non c’è remora nell’inventare situazioni mai esistite in cui spesso anche il conduttore o l’intervistatore naviga bene pur di fare qualche punto di share in più della concorrenza o vendere qualche copia in più.
Rimanendo in argomento, questa pratica è un cancro che andrebbe estirpato a strettissimo giro perché non si rischia solo l’inflazione di queste macabre notizie ma anche la mancanza di spazio a quelle persone che una storia seria ce l’hanno da raccontare davvero.
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