07 Maggio 2021
Alessandro Cecchi Paone (foto Lapresse)
Pio e Amedeo continuano ad essere al centro dell'attenzione. Alessandro Cecchi Paone ha criticato duramente il monologo che il duo di comici ha fatto nel corso di Felicissima Sera.
"La verità è che Pio e Amedeo incitano alla mortificazione di coloro che non hanno i nostri strumenti di difesa", così il giornalista ha freddato i comici foggiani in diretta telefonica nel programma radiofonico La Zanzara su Radio 24.
Giuseppe Cruciani, padrone di caso del programma, ha cercato di giustificare i presentatori di Felicissima Sera chiarendo che il monologo era mirato soltanto a rivendicare l'utilizzo della parola "fr**o" e "fin****io" senza dover gridare subire all'omofobia o all'odio.
"Per un ragazzino di un paesino sperduto sentirsi dire frocio è una ferita nell’anima. Mi chiedi se discriminano? Sì, sono grandi maleducati, non puoi dire come hanno detto a me 'fr***o di me...'", ha sbottato subito Alessandro Cecchi Paone dopo il tentativo di Cruciani.
"Ma no, non ti hanno detto così hanno detto che eri un 'pezzo di me...' perché non li hai caricati in macchina", ha ribattuto il conduttore de La Zanzara.
A questo punto Cecchi Paone ha voluto dire come sono andate in realtà le cose in quell'episodio raccontato in diretta da Pio e Amedeo a Felicissima sera.
Alessandro Cecchi Paone ha chiarito l'episodio citato da Pio e Amedeo e avvenuto quando loro non erano ancora famosi e si erano ritrovati a piedi per strada.
"Me l'hanno detto, me lo hanno detto ('fr***o di me...'). Ma a me non frega niente, io faccio una battaglia perché posso e voglio che tutti abbiano gli stessi diritti. In merito a quell'episodio ti farò ridere, io non li ho tirati su perché non li ho riconosciuti, e non carico due sconosciuti".
Cecchi Paone ha parlato di una "persecuzione contro i gay" e della necessità di un maggior rispetto verso tutte le minoranze e ha citato gli ebrei: "Oggi a causa delle campagne della destra social Liliana Segre va in giro con la scorta e ci sono dei ragazzi gay che si buttano dalla finestra perché vengono rifiutati dalla famiglia o bullizzati a scuola. Quello che è successo agli ebrei è inenarrabile, ma tutte le minoranze vanno rispettate”.
"Secondo te uno che dice: "Due gay non fanno una famiglia". Oppure "Sono contro natura?", è un'incitazione all'odio?", lo ha incalzato Cruciani.
La reazione di Cecchi Paone è stata istantanea: "Sì, perché crei infelicità negli esseri umani, inciti all’odio. Se tu dici che i froci non possono unirsi in matrimonio per me sei perseguibile. Pio e Amedeo continueranno a usare quelle parole e io gli ricorderò che la storia di queste parole non è edificante".
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