26 Aprile 2021
Fabrizio Moro (fonte foto LaPresse)
Ancora bufera su Vittorio Brumotti, l'inviato di Striscia la Notizia aggredito la scorsa settimana a Quatricciolo, quartiere periferico di Roma, da parte di un gruppo di pusher. Questa volta però, a sorpresa, è intervenuto Fabrizio Moro, che si è scagliato contro l’inviato di Striscia.
Fabrizio Moro, noto cantante romano cresciuto a San Basilio, altro quartiere periferico della Capitale, si è scagliato contro Brumotti in quanto, secondo lui, con i suoi servizi l'inviato mette sotto una cattiva luce intere zone romane e non, alcune delle quali non hanno nulla a che fare con droga o illegalità.
"Tra gennaio e marzo – scrive Fabrizio Moro sui social - abbiamo girato un film proprio a Quarticciolo, abbiamo invaso per più di un mese i vicoli, le strade, i negozi e le case popolari con le nostre telecamere. Spesso abbiamo svegliato le persone alle cinque di mattina, abbiamo parcheggiato i nostri mezzi e le nostre macchine impedendo ai residenti di trovare parcheggio e siamo entrati negli angoli di spaccio.
“Qualcuno si è lamentato, com'è giusto che sia. Qualcuno ironicamente ogni mattina ci diceva: ‘Aò, ma quando ve ne annate?’. Nessuno ci ha mai aggrediti, nessuno ci ha mai minacciati, nessuno si è mai permesso di chiederci il pizzo per farci girare un film nel quartiere. Nessuno ha mai avuto reazioni rabbiose o violente contro di noi" ha continuato il cantante.
Poi è arrivata la stoccata di Moro contro Vittorio Brumotti: “Sarà che io in borgata ci sono nato e tanti atteggiamenti, sguardi, parole, reazioni le so comprendere prima di chi non ci ha mai messo piede, mi viene naturale portare rispetto a tutti. Non conosco la storia di chi osservo e quindi non posso giudicare. Io conosco la mia di storia e vi dico che, mentre Brumotti è stato gonfiato, a noi ogni pomeriggio i ragazzi delle case popolari portavano caffè e torte fatte in casa".
"Quindi oggi - prosegue il cantante romano - proprio perché non l'avevo ancora fatto, ringrazio tutti i ragazzi della borgata Quarticciolo, per la gentilezza, la collaborazione, la pazienza che ci hanno trasmesso durante il nostro periodo di permanenza in quello spazio, con le telecamere sempre accese. Se alla fine riusciremo a regalare a tutti un bel film, è anche grazie al loro supporto. Nelle borgate, oltre al disagio, c'è anche tanta bellezza ma per vederla bisogna saperci camminare".
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