02 Ottobre 2025
Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Incertezza, conflitti e sistema di regole ancora incompleto; ma anche parziali aperture e segnali da parte istituzionale di voler trovare soluzioni e chiarire il percorso da intraprendere. Questi gli elementi con i quali negli ultimi mesi si stanno confrontando i mercati e che sono al centro del dialogo delle imprese italiane dei settori del Gpl e Gnl, rappresentati da Assogasliquidi-Federchimica oggi in Assemblea nazionale. Al centro del dibattito tra le imprese dell’industria dei gas liquefatti la direttiva 'Case Green' sul riscaldamento domestico e i bandi alle auto e ai veicoli per trasporto pesante.
"Si tratta di provvedimenti che, ad oggi, escluderebbero per cittadini e imprese europee la possibilità in un futuro ormai vicino di continuare a utilizzare due alternative pronte, disponibili e servite da adeguate infrastrutture come Gpl e Gnl che, nelle loro versioni bio e rinnovabili sempre più diffuse, potrebbero continuare a soddisfare bisogni industriali, residenziali e di mobilità ben oltre la transizione energetica", avvertono le imprese del settore.
Secondo i dati forniti da Assogasliquidi-Federchimica, oggi quasi una nuova auto su 10 acquistata in Italia è alimentata a Gpl, il riscaldamento di 7 milioni di famiglie è possibile grazie a questo combustibile mentre, sul fronte del trasporto pesante stradale e marittimo, il Gnl è unanimemente considerato alternativa già pronta e disponibile sulla quale puntare. Nel 2024 si è registrato un +22,4% di nuove immatricolazioni di veicoli pesanti anche se nel 2025 sono in calo. Ottime prospettive sul fronte marittimo: a livello globale il 50% dell’orderbook di nuove navi a combustibili alternativi è costituito da unità a Gnl.
“Sì alla decarbonizzazione ma da portare avanti nel rispetto della neutralità tecnologica - afferma Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi - tutelando quindi contestualmente l’ambiente, il consumatore e l'industria, attraverso soluzioni concrete, non ideologiche e condivise da tutti. Per questo ci rivolgiamo alle istituzioni nazionali ed europee per chiedere di eliminare i bandi alle auto a motore endotermico per il 2035 e per i mezzi pesanti al 2040, e consentire la valorizzazione dei biocarburanti, come il bioGpl ed il bioGnl la cui produzione deve essere sostenuta anche attraverso un apposito quadro incentivante. Allo stesso modo va superato il divieto di commercializzazione per le caldaie a partire dal 2040 per quegli immobili - e sono moltissimi - per cui non è possibile installare l’impianto a pompa di calore. In questi casi, le caldaie di ultima generazione alimentate in maniera crescente da gas rinnovabili rappresentano la soluzione già disponibile".
"Ricordiamo anche che l’abbattimento delle emissioni del trasporto pesante sia stradale che marittimo non può prescindere dal Gnl e, in prospettiva di lungo periodo, dal bioGnl. Chiediamo quindi misure - già nella prossima legge di Bilancio - a sostegno dell’autotrasporto che sceglie l’alimentazione a Gnl e dell’armamento chiamato a rinnovare il proprio naviglio in senso ambientale potendo contare sulla propulsione a gas. Infine, a livello nazionale - conclude Cimenti - più controlli per garantire che tutte le imprese che distribuiscono Gpl, in particolare negli impieghi domestici del prodotto, sia in piena compliance con le norme del settore e ciò a garanzia del nostro consumatore finale, oltre che della corretta competitività tra gli operatori”.
Tra gli altri argomenti in discussione, il recepimento della direttiva Ets2 - con gli impatti che deriveranno ai consumatori finali - e le attese per quello della direttiva sulle energie rinnovabili (Red3) per le quali l’associazione sta dialogando con il ministero dell’Ambiente. Per questo Assogasliquidi ribadisce "l’esigenza che le risorse derivanti dai nuovi oneri vadano a beneficio dei settori che le hanno generate per sviluppare le molecole gassose rinnovabili bioGpl, rDme e bioGnl".
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