13 Novembre 2025
Roma, 12 nov. (Adnkronos Salute) - "Dobbiamo prima di tutto trovarla, questa barca, e cercare di non annegare nel frattempo", ha esordito il vicepresidente di Fiaso (Federazione italiana azienda sanitarie e ospedaliere), Paolo Petralia, nel suo intervento alla tavola rotonda 'Sumai: dove finisce la teoria e inizia la cura. Stakeholder a confronto', organizzata oggi da Sumai-Assoprof in occasione del 57esimo meeting degli specialisti ambulatoriali in corso a Roma. Petralia ha sottolineato che "il primo step per passare dalla teoria alla pratica è restituire tempo alla cura e, soprattutto, alla relazione di cura".
"Nella parola relazione - ha spiegato - si trovano molte risposte: è lì che si costruisce l'alleanza tra medico e paziente e si restituisce pieno valore alla dignità della persona e del cittadino". Per Petralia, "l'integrazione significa interprofessionalità, non solo multidisciplinarietà".
Il vicepresidente di Fiaso ha poi richiamato l'attenzione sui rischi di un uso acritico delle tecnologie: "Digitale e intelligenza artificiale sono strumenti utili, ma dobbiamo governarli per evitare il deskilling, la perdita progressiva di competenze. Il tempo che recuperiamo - ha precisato - deve essere restituito al paziente: solo così la nostra barca potrà avanzare nella stessa direzione".
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