Vaccino Covid, dottoressa Deng: "35% degli inoculati che presentavano miocardite hanno avuto sintomi fino a 18 mesi dopo" - lo STUDIO australiano

Dati preoccupanti sul lungo termine dei vaccini a mRna Pfizer e Moderna: sintomi, farmaci e limitazioni fisiche persistono ben oltre l’infiammazione acuta

Un'altra voce autorevole si è pronunciata sui danni conseguenti alla somministrazione del vaccino Covid. È la dottoressa Lucy Deng, del NCRIS, che nel suo ultimo studio ha dichiarato: "Il 35% degli inoculati che presentavano miocardite, hanno poi avuto sintomi fino a 18 mesi dopo la prima dose". Lo studio australiano fa luce sugli effetti a lungo termine dei vaccini a mRna, come Pfizer e Moderna.

Vaccino Covid, dottoressa Deng: "35% degli inoculati che presentavano miocardite hanno avuto sintomi fino a 18 mesi dopo" - lo STUDIO australiano

Un nuovo studio australiano solleva interrogativi sulla reale sicurezza dei vaccini mRNA contro il Covid. Pubblicato a luglio 2025 sulla rivista npj Vaccines, lo studio è stato guidato dalla dottoressa Lucy Deng del National Centre for Immunisation Research and Surveillance (NCIRS). L’indagine ha seguito per 18 mesi 256 persone colpite da miocardite dopo la vaccinazione con Pfizer-BioNTech o Moderna.

I numeri destano preoccupazione: il 60% dei partecipanti (133 su 221) ha riportato sintomi persistenti tra i 3 e i 6 mesi, e il 35% (81 su 231) continuava ad avere problemi anche a 12-18 mesi dall’evento iniziale. Le segnalazioni più comuni includevano dolore toracico, palpitazioni, affanno e stanchezza cronica, spesso accompagnate da limitazioni fisiche, uso prolungato di farmaci e nuovi ricoveri ospedalieri.

Oltre un quarto dei pazienti ha dovuto tornare in ospedale entro 6 mesi, e quasi il 6% è stato nuovamente ricoverato entro un anno e mezzo. Particolarmente colpite donne e persone sopra i 24 anni, che hanno mostrato maggior tendenza a sintomi cronici e uso continuativo di farmaci.

Inoltre, il 23% dei partecipanti è stato rivaccinato dopo l’episodio di miocardite, spesso con vaccini diversi (AstraZeneca o Novavax). Otto di questi hanno accusato nuovamente sintomi cardiaci, anche se non diagnosticati formalmente come recidive.

Lo studio ha rilevato quindi i danni dei vaccini Covid a meccanismo mRna e non solo per i soggetti ritenuti fragili:il campione era costituito per lo più giovani e persone sane colpiti dopo la seconda dose del vaccino.