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“Green pass viola la Costituzione”, giuristi contro dl Draghi 2021: “Impone vaccino sperimentale senza prove di efficacia nel limitare i contagi”

Il documento dei costituzionalisti del gruppo Generazioni Future, dal titolo: “Sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del decreto green pass” era stato pubblicato su Questione di Giustizia, la rivista ufficiale di Magistratura democratica nel 2021

25 Ottobre 2024

Green pass, il 'no' dei giuristi di Generazioni future sulla rivista di Magistratura democratica nel 2021: “Viola dettati costituzionali”

Documento di Generazioni future, fonte Questione giustizia

Il documento dei costituzionalisti del gruppo Generazioni Future, dal titolo: “Sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del decreto green pass” era stato pubblicato su Questione di Giustizia, la rivista ufficiale di Magistratura democratica nel 2021. 

Green pass, il 'no' dei giuristi di Generazioni future 

Il documento afferma che “le norme sul green pass sono una violazione del dettato costituzionale voluta da un governo appiattito sulla logica emergenziale e realizzata attraverso un potere di polizia”. Il testo fa riferimento al decreto legge Draghi approvato in data 14 giugno 2021 dal Parlamento e dal Consiglio, che aveva  previsto un “certificato verde digitale per agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini nell’UE durante la pandemia da COVID-19”.

I giuristi di Generazioni future avevano espresso tutto il loro “disappunto” per un decreto legge che “produce effetti plurimi di discriminazione e finirebbe per costituire l'imposizione indiretta di un obbligo vaccinale”. Per giunta, secondo chi ha scritto il documento, dal dl “conseguirebbe la violazione della libertà personale”.

Nel documento veniva dunque spiegato che, con questa norma, si voleva “imporre un vaccino ancora in fase sperimentale, avendo ottenuto solo una certificazione d'emergenza” e inoltre, sottolineava “la mancanza di prova circa la sua capacità di limitare il contagio”. 

“Trasferimento dei poteri di polizia”

Inoltre, i giuristi di Generazioni future sulla rivista ufficiale di Md avevano fornito un "assist” ai gestori dei locali che avevano a che fare con il controllo dei green pass durante la pandemia Covid. Infatti, secondo loro quello si trattava di un “trasferimento dei poteri di polizia in capo a soggetti del tutto provi di qualifiche”, in sostanza un atto “di debole sostenibilità giuridica”. Inoltre, la critica verteva su un “modello normativo fluido e invasivo che mette in forti tensioni tutte le garanzie di cui alle libertà individuali cosi come consegnateci dai nostri Costituenti”. 

“Il green pass non è garanzia di non contagiosità”

I costituzionalisti si erano anche interrogati sull'effettivo vantaggio di possedere la "certificazione verde” in quanto “nulla il Green pass dice sulla maggiore o minore contagiosità di chi lo detiene”. Inoltre, “le condizioni certificate dal Green pass non sono garanzia scientifica di non contagiosità. Infatti: a) come risulta da bugiardini e moduli di consenso informato i vaccini non proteggono contro l’infezione ma solo contro la malattia; b) i tamponi mantengono una percentuale non trascurabile di errore c) la guarigione non è garanzia di non contagiosità”. Qui il pdf del documento.

 

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