09 Ottobre 2024
I problemi di salute mentale sono sempre più diffusi e rispetto agli 800mila italiani colpiti da almeno un disturbo nel 2019 (pre lockdown e Green Pass), nel 2024 il numero è raddoppiato. Si contano infatti oltre 1,6 milioni di persone affette da problematiche mentali, fra le quali in particolare tantissimi giovani.
Tra i disturbi più frequenti vi sarebbero ansia e depressione. È aumentato notevolmente anche l'uso di psicofarmaci, ansiolitici, antidepressivi e sonniferi.
Secondo i dati, nel 2024 sono oltre 1,6 milioni gli italiani che lamentano un disagio mentale medio-grave. Una crescita del 50% rispetto al 2019, aggravatasi durante e dopo le misure del lockdown, del distanziamento sociale, dell'obbligo di mascherine e dell'obbligo del vaccino Covid con Green Pass e Super Green Pass imposte dai governi Conte e Draghi.
In molti, di fronte a questi dati ricordano la famosa frase detta da Draghi per imporre l'obbligo vaccinale: "Se non ti vaccini ti ammali, muori e fai morire gli altri". Oggi in molti criticano quelle misure, anche molti medici che ritengono che non vi fossero basi scientifiche per imporle, a partire dall'obbligo vaccinale. L'Aifa stessa ha ammesso che il vaccino Covid non previene i contagi, di conseguenza cade l'assunto sulla base del quale era stato imposto il Green Pass.
In tanti ritengono che il lockdown abbia fatto male soprattutto ai giovani, creando un senso di alienazione e alimentando lo sviluppo di disturbi mentali, comportamentali, sociali.
La crescita dei disturbi mentali dal 2019 ad oggi si è dimostrata costante e notevole. I problemi più segnalati sono ansia e depressione, che hanno colpito soprattutto donne e giovani, come emerge da un'analisi dell'Università telematica Cusano. Dopo la spinta data dalla pandemia da Covid-19, questi due disturbi sono aumentati rispettivamente del 26 e del 28%. Tra le problematiche più diffuse vi sono anche gli sbalzi d'umore (60%), l'insonnia (59%), i sintomi depressivi (58,9%) le crisi di panico (38%), tutte molto diffuse tra chi destina tra 31 e 100 euro al mese all'acquisto di psicofarmaci psicoattivi.
Nel 2023 il 19,8% degli italiani ha assunto farmaci come ansiolitici (85,1%), antidepressivi (51,2%), stabilizzatori dell'umore (40,5%) e antipsicotici (21,4%), soprattutto donne over 65 (21,7% rispetto al 17,8% di uomini).
La principale fonte del disagio sembra essere il lavoro, con il 76% dei lavoratori che ha manifestato almeno una volta sintomi come stanchezza, disturbi del sonno, stress, disinteresse o ansia. Ma sono i giovani a soffrire di più: oltre 700mila in Italia, 11,2 milioni in Europa, fra cui si sono registrati 931 casi di suicidio. Nel mondo il 39% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni presenta forme serie o estremamente serie di ansia, stress o depressione.
Oltre il 44% di chi manifesta stress grave o molto grave decide di autogestire i disturbi, con il 33% che non richiede consulto medico. A causa del divario tra necessità e disponibilità di cure, solo un terzo di chi soffre di disturbi riceve un trattamento adeguato. Su 130mila psicologi solo il 5% lavora in strutture pubbliche, con 16mila richieste di bonus psicologo accolte su 400mila inoltrate.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia