15 Luglio 2024
Matteo Bassetti (fonte Facebook)
La variante Kp3, con cui il Covid sta tornando a circolare, è molto poco aggressiva. Tuttavia l’immunologo Matteo Bassetti continua con l’allarmismo e propone nuovi vaccini Covid per tutelare over 80 e immunodepressi.
Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha annunciato che la nuova variante Covid, di cui alcuni casi sono stati già segnalati in Liguria, è "poco più di un raffreddore". Nonostante questo, insiste nel proporre una campagna vaccinale. E questo accade dopo che lui stesso l’11 giugno aveva definito il Covid un "capitolo chiuso".
Così torna ad allarmare Bassetti: "I casi di Covid sono in aumento per via della diffusione di questa variante Kp3, che è molto contagiosa. Per la maggior parte delle persone le conseguenze sono banali; una specie di raffreddore, più o meno forte. Ma non dimentichiamo che i soggetti più fragili sono sempre a rischio: dobbiamo concentrarci su questi. Dal punto di vista scientifico l’evoluzione del Sars-Cov2 era prevedibile, tende a diffondersi più velocemente. Ma ormai è molto lontano, a quattro anni di distanza, dalla versione originale. Per cui è inutile oggi ragionare su chi era vaccinato a quell’epoca: il virus è talmente diverso che forse meriterebbe addirittura un nuovo nome". E prosegue, dicendo che è necessario "studiare una campagna vaccinale che abbia un obiettivo preciso. […] L’attenzione deve esserci, e deve essere massima, per gli over 80 e per gli immunodepressi". Infine, fa un appello affinché per questi sia promossa una prevenzione "anche più proattiva, mobilitando al massimo i medici di famiglia perché insistano nel portare i vaccini ai loro pazienti anziani".
Le parole dell’immunologo, però, sembrano andare in contrasto con quello lui stesso aveva dichiarato lo scorso 11 giugno. Aveva infatti detto: "In questo 2024 il Covid non è più un problema: solo 2 ricoveri per casi impegnativi nei primi 5 mesi nel reparto che dirigo. Segno che la variante Omicron, unita all'immunità prodotta da vaccinazioni e infezioni naturali, hanno reso questo virus meno importante, frequente e aggressivo. Ma la sfida ora è il tema dell'antibiotico-resistenza e la mancanza di investimenti sui nuovi farmaci. Sono sfide che necessitano di grande attenzione da parte di tutti".
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