01 Maggio 2024
Un’altra prova del diavolo frana miseramente. Astrazeneca ammette: sì, i nostri vaccini possono provocare trombosi e miocarditi, possono spaccare il cuore. Si sapeva dai tempi di Camilla Canepa, con l’Aifa dell’immaginifico Magrini, del leggendario Speranza, dove si mandavano messaggi del seguente timore: “Questa roba uccide, e adesso che cazzo facciamo?”. “Beh? Cosa è? Siete matti? Volete ammazzare il vaccino?”. No, meglio gli esseri umani. E dopo Camilla spingevano le vaccinazioni ai giovani e agli infanti con questa cristiana motivazione: “Se no diamo l’idea che siamo colpevoli, che ammettiamo, invece bisogna spingere più di prima e fare finta di niente”. E difatti i morti si accatastavano e, dopo tre anni, non accennano a smettere. Dove sono adesso quelli che dicevano, tutte balle, tutta disinformazione novax? Un’altra prova del diavolo frana e si ritorce contro i negazionisti degli effetti avversi: dimostrateci voi, adesso, che i vaccini sono innocui. “Ma in casi rarissimi, abbiamo salvato sei milioni di persone”. I sei milioni di salvati lo dice l’oste che vanta il suo vino, o vaccino, i morti distrutti lo dice la scienza ed è questo il motivo per cui le varie Astrazeneca, Pfizer, Moderna ammettono dopo tre anni di bugie: non possono più smentire quello che la scienza, approfondendo, ha dimostrato; debbono rilanciarsi: nuova immagine, nuovi vaccini, nuovi affari. Adesso sarebbe da chiamare sul banco degli imputati non tanto le industrie di big farma quanto i nostri ineffabili governanti, da Conte a Draghi, da Mattarella a Speranza, insieme ai virologi per allegria: i Burioni, Bassetti, le Capua, le Viola, i Galli, i Pregliasco eccetera: o non sapevano, e sono asini da cacciare, o sapevano ed erano complici. In tutti i modi, dovrebbero rendere conto ai cittadini e ai tribunali. Loro e tutti gli altri che a vario titolo, ciascuno nel suo ruolo, hanno mentito, mentito, mentito per anni e ancora insistono, sordi ad ogni evidenza.
Non succederà, perché questa è una storia di potere, non di salute pubblica (casomai il contrario, una storia di sterminio di massa, di strage pubblica), ma la prova del diavolo si ritorce contro chi la agitava. E riguarda finora, si badi bene, le sole patologie cardiache, si badi bene: a quando l’ammissione relativa ai cancri “turbo”, ai linfomi e mielomi, alle paralisi, alle patologie neurologiche, alla infiammazioni croniche, alle mille articolazioni degli effetti avversi e collaterali? Altri segreti di Pulcinella, che l’informazione svenduta e prostituita non riesce più a coprire. Sì, certo, si continuerà a fare finta di niente. Certo, la commissione sul Covid non arriverà mai. Certo, i tribunali riconosceranno, con qualche sentenza, questi effetti micidiali, senza peraltro autorizzare i risarcimenti: l’ammissione, clamorosa, di Astrazeneca, avviene in Inghilterra, è clamorosa in Inghilterra. Dove da tre anni insiste un pubblico dibattito, scientifico e giornalistico, sociale non meno che politico, che ha preparato il terreno. Clamoroso nel Regno Unito, dove, di conseguenza, hanno già provveduto a risarcire 162 poveri cristi che non riavranno mai più la salute, che non riavranno mai loro stessi. In Italia lo Stato ladro e marcio dice: eh, cari miei, ma se fanno tutti così…
Per dire, se tutti vi mettete a chieder soldi. Giorgia Meloni, incauta, aveva promesso sostegno ai lesionati: adesso tace, cura la campagna elettorale in Europa. La sinistra piddina figurarsi, ancora stanno sui social a maledire i malati, a insultarli, a rammaricarsi per non avere imposto chiusure e ricatti in modo più totalitario, e promettono di farlo una volta riconquistato il potere. Ma la prova del diavolo a questo punto incombe sui negazionisti veri, su chi rifiutava l’evidenza di una realtà che travolgeva milioni di persone piuttosto che salvarle. Pesco dal profilo Facebook dell’amico Marco Cosentino, medico e ricercatore: “Maurizio Matteoli scova sulla prestigiosa rivista JAMA Ophtalmology un recentissimo studio che documenta come la riattivazione del pericoloso Herpes Zoster oculare sia più frequente dopo vaccinazione contro l'Herpes Zoster. Proprio così. Pare che il vaccino contro lo Zoster esponga a un maggior rischio di riattivazione di Zoster. Controintuitivo? Forse per chi "si fida della scienzah". Chi invece ha presente che in medicina conta l'evidenza, e che tutto il resto sono solo "chiacchiere e distintivo", difficilmente si sorprenderà. E nel frattempo avrà esercitato e continuerà a esercitare un sano scetticismo nei confronti delle propagande commerciali mascherate da campagne di prevenzione. ‘Vi ricordate all’inizio di quest’anno, la massiccia campagna vaccinale, anche con numerosi spot televisivi, contro l’herpes zoster? Naturalmente la suddetta campagna era finanziata da GSK, casa produttrice del vaccino, con il sostegno di quasi tutti gli assessorati regionali alla Sanità che la offrivano gratuitamente agli over 65 e soprattutto dei media che ne decantavano la opportunità e l’efficacia. L’herpes zoster provoca una dolorosa eruzione cutanea (il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio), ma soprattutto una pericolosa cheratite oculare difficile da curare. Ebbene oggi leggo, con colpevole ritardo, un articolo apparso su Jama Ophthalmology il 15 febbraio 2024, cioè all’inizio della campagna vaccinale, di cui penso quelli di GSK fossero certo al corrente. L’articolo dice in sintesi che: gli autori hanno analizzato il tasso di riattivazione dell'herpes zoster oftalmico (HZO) nei pazienti che hanno ricevuto il vaccino ricombinante contro lo zoster (RZV). Dei circa 3600 pazienti identificati per l'inclusione, 84 pazienti sono risultati avere un evento suggestivo di riattivazione dell'HZO, tra cui nuove prescrizioni di steroidi oftalmici o farmaci antivirali. Nei primi 56 giorni successivi alla somministrazione di RZV, l'incidenza di HZO è stata di 37,7 per 1000 anni-persona nei pazienti che hanno ricevuto RZV, rispetto a 26,2 per 1000 anni-persona nei controlli. Dopo l'aggiustamento per l'etnia, le visite in ospedale e di emergenza e le visite oculistiche, l'hazard ratio di HZO per qualsiasi esposizione a RZV è risultato pari a 1,64. Dunque: LA RIATTIVAZIONE DELLA CHERATITE OCULARE (HZO) PUÒ ESSERE PIÙ FREQUENTE DOPO LA SOMMINISTRAZIONE DI RZV. Giusto per informare come funziona, oggi, la Sanità per ciò che riguarda prevenzione e interesse della salute pubblica’”. Quando mi sono presentato per cominciare la terapia chemioterapica contro il linfoma post vaccinale, per prima cosa mi hanno proposto il vaccino contro l’herpes zoster. Ho avuto una reazione istintiva, solo a guardarmi in faccia hanno capito che non era il caso di insistere e da allora mi hanno curato con un antivirale. Mi sono salvato gli occhi, ma se lo dico passo per ingrato, negazionista, arrivano i troll mandati dai soliti politicanti soprattutto di sinistra, non solo di sinistra, a dirmi: ma che vuoi ancora? Non dovevi morire?
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