27 Marzo 2024
I medici di tutta Europa la definiscono una vera e propria epidemia di tumori. Dopo il caso Kate Middleton, specialisti e stampa di tutto il mondo hanno iniziato ad interessarsi all'andamento delle nuove diagnosi di cancro, in particolare nei giovani (40-50 anni in particolare, ndr). Il risultato è che in questa fascia d'età i casi di tumore continuano ad aumentare con picchi nei Paesi ad alto reddito, tra cui gli Stati Uniti e l’Europa occidentale.
Anche in Italia i casi sono in aumento. Secondo alcuni dati, diffusi dall'Airc, nel 2023 sono state ben 395.000 le nuove diagnosi. Secondo queste stime, nel 2023 in Italia, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sarebbero quelli della mammella (55.900 casi circa), del colon-retto (circa 50.000 casi), del polmone (circa 44.000 casi), della prostata (circa 41.100 casi) e della vescica (circa 29.700 casi).
Ogni volta che vengono pubblicati questi report che rilevano un crescente e repentino numero di casi di tumori, spesso definiti turbo-cancro, sul web moltissimi utenti fanno ricerche per capire se possa esservi una correlazione con il vaccino Covid. Sono tanti i medici che hanno spiegato, a fronte di studi, di aver rilevato tra gli effetti avversi delle vaccinazioni Covid la formazione di tumori o l'acutizzazioni di malattie pregresse, nonchè di miocarditi, pericarditi, disturbi al ciclo mestruale e altro.
Ritornando in Europa, i casi di cancro al colon-retto, in particolare, sono tra quelli per cui si è osservato un aumento più significativo, portando molti ricercatori a ritenere che i cambiamenti nelle abitudini alimentari (diete ricche di carne rossa e povere di frutta, oppure ricche di sodio e povere di latte, etc.) e l’obesità infantile siano almeno parte del problema. Ma anche altri tipi di tumore, come il cancro al seno e il carcinoma del polmone, sono in aumento, suggerendo che tra i colpevoli ci siano anche un maggiore consumo di alcolici, il fumo e l’esposizione a più alti livelli di inquinamento.
I casi di tumore sono in aumento, ma il cancro è sempre più curabile. È quanto emerge dal rapporto “I numeri del cancro 2023”, frutto della collaborazione tra AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione AIOM e PASSI (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia).
Secondo le stime, rispetto al 2020, i casi di tumore nel 2023 sono aumentati di oltre 18.000 casi: da 376.600 nuove diagnosi (194.700 negli uomini e 181.900 nelle donne) a circa 395.000 (208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne). Questi numeri un po’ sconfortanti erano però attesi per almeno due motivi. Il primo è che la popolazione nelle fasce d’età in cui le diagnosi di tumori sono più frequenti è oggi molto ampia, dato che corrisponde ai cosiddetti “baby boomer”, ovvero coloro che sono nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta e che oggi hanno intorno ai 60-70 anni. Il secondo è che gli screening sospesi o rallentati durante la pandemia di Covid-19 hanno fatto slittare molte diagnosi che altrimenti sarebbero state effettuate con più anticipo.
Più confortanti sono i numeri del rapporto che mostrano un miglioramento nell’efficacia della prevenzione e delle cure contro i tumori. Si stima, infatti, che in Italia siano quasi 270.000 le morti per tumore evitate nel periodo 2007-2019 rispetto a quelle attese (basate sui dati 2003-2007). E, grazie alla ricerca, sono sempre di più le persone che, dopo la malattia, hanno un’ottima qualità della vita.
L’analisi dei dati indica anche su quali fattori fare leva per migliorare la prevenzione, gli screening per diagnosi sempre più precoci, l’assistenza ai pazienti e la ricerca sul cancro. Nel rapporto si dice, per esempio, che occorre prestare particolare attenzione ai tumori causati dal fumo di sigaretta nelle donne e al cancro del pancreas, per il quale non si sono sostanzialmente registrati miglioramenti nello sviluppo né di metodi di screening per la diagnosi precoce né di terapie. Inoltre, la prevenzione resta un elemento fondamentale, dato che il 40 per cento circa dei casi di cancro potrebbe essere evitato eliminando fattori di rischio come fumo, alcol, obesità e sedentarietà. Importante anche l’adesione ai programmi di screening. E questo nonostante il fatto che l’invecchiamento della popolazione resti la principale causa dell’aumento delle diagnosi di tumore. Uno degli obiettivi dell’Unione Europea in questo campo è assicurare l’offerta di screening per il tumore del colon-retto, della mammella e della cervice uterina ad almeno il 90 per cento degli aventi diritto in tutti i Paesi membri entro il 2025.
Nel rapporto compaiono termini quali incidenza, mortalità, sopravvivenza, prevalenza e rischio, spesso utilizzati per parlare di dati e statistiche relative ai tumori. Vediamo insieme cosa significano e quali sono i numeri in Italia del 2023.
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