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Covid, contagi a -80% nella 3a settimana di novembre 2023 (vs. stesso periodo 2022), ma scatta l'allarmismo con un +31% senza considerare la stagionalità

Stando comunque ai numeri presenti nel report dell'Istituto di Sanità, i nuovi casi sono 44.295: l'80% in meno rispetto al 2022 quando i casi erano 229.135

29 Novembre 2023

Covid, contagi a -80% nella 3a settimana di novembre 2023 (vs. stesso periodo 2022), ma scatta l'allarmismo con un +31% senza considerare la stagionalità

Foto generica

"Non è Natale senza Una poltrona per due e il Covid-19". Lo si legge su X (Twitter) ed è uno dei tanti commenti ironici rispetto alla pubblicazione del monitoraggio settimanale dei contagi da parte dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. Un monitoraggio che avvisa i cittadini dell' aumento del +31% dei casi nella settimana che va dal 16 al 22 novembre 2023: un dato riportato dai maggiori organi d'informazione e utilizzato dai medici come invito a vaccinarsi, ma che non tiene conto della stagionalità in quanto si riferisce ai contagi della settimana precedente (9-15/11, ndr). Stando comunque ai numeri presenti nel report, i nuovi casi sono 44.295: l'80% in meno rispetto al 2022 quando i casi erano 229.135 (periodo di riferimento 18-24 novembre 2022). 

I contagi della terza settimana di novembre 2023

Come riporta l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salutein totale si sono registrati 44.955 nuovi casi, con un tasso di positività salito al 17,6%, rispetto al 15,3% della settimana precedente. In salita anche l’occupazione dei posti letto, pari al 7,7%, e i decessi, 235 rispetto ai 192 registrati sette giorni fa. I tassi di ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella persone con più di 90 anni.

I contagi della terza settimana di novembre 2022

Nella settimana 18-24 novembre 2022, in Italia i nuovi casi registrati erano 229.135 a fronte di 1.276.986 tamponi. Il tasso di positività era del 17,9% mentre la settimana precedente al 17,5%. I decessi, invece, sono stati 580. I numeri in questione sono stati pubblicati nel monitoraggio settimanale dei contagi da parte dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.

Il web ironizza: "Ma allora i vaccini a cosa servivano?"

Tra ironia e spirito critico il web ha commentato l'aumento dei contagi da Covid-19 in Italia. "Oggi in tivù hanno detto che i contagi da Covid stanno risalendo, ma allora i sieri sperimentali non funzionicchiano... Sarà meglio che chi ha speso tanti soldi per fare i vari tamponi per poter lavorare, inizi a chiedere il rimborso", scrive un utente su X (Twitter). "Sento sempre più persone “comuni” - quelle che “ci credevano” - domandarsi come mai, pur essendosi vaccinate e avendo fatto talora uno, talaltra due e in alcuni casi anche tre richiami, si ammala di Covid", commenta un altro. "Non è Natale senza Una poltrona per due e il Covid", ha scritto infine un altro utente di X, scegliendo la via del sarcasmo.

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