Influenza, ISS: "943 mila in una settimana, è record". Il web: "Difese immunitarie debilitate dai vaccini"

Si tratta dell'incidenza più alta dai dati rilevati dall'istituto superiore di sanità a partire dal 2009. In totale dall'inizio del monitoraggio sono 3,5 in milioni di Italiani contagiati durante questa stagione influenzale. Secondo i pediatri è necessario vaccinare i bambini perché questi fungono come veicolo e potenziatore di infezioni.

Influenza, ISS registra il record di contagi dal 2009

Il bollettino della rete di sorveglianza InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che comunque si tratta del record negli ultimi 14 anni dalla società italiana di pediatria comunque la soluzione sarebbe il vaccino trivalente contro l'influenza. La società pediatrica In pratica propone, attraverso il presidente Annamaria Staiano, di "vaccinare i bambini anche se non ha patologie croniche oppure fragilità accertate".

La vaccinazione dei più piccoli servirebbe anche a proteggere i più grandi in quanto i bambini di età compresa tra i sei mesi e i 6 anni aumentano la diffusione del virus influenzale. Ma anche i bambini che hanno patologie croniche potrebbero avere delle complicanze durante l'infezione influenzale.

Influenza, per il web i vaccini "abbassano le difese immunitarie"

Il web però la pensa diversamente, afferma cioè che le difese immunitarie, anche quelle dei più piccoli, sarebbero state compromesse dall'inaugurazione dei vaccini Covid. Hanno le idee molto chiare anche perché, è sotto gli occhi di tutti che i vaccinati per covid 19 si infettano di più, come dichiarato dal dottor Donzelli che è a letto i report di enti ufficiali come CDC, V-safe o AIFA. 

Tuttavia, benché sia vero che i vaccinati si infettano, non è chiaro il motivo e non è stato ancora indagato. Se fosse infatti vero che le difese immunitarie si abbassano dopo l'inoculazione del vaccino, allora questo spiegherebbe anche la diffusione del virus influenzale puro. Tuttavia non c'è certezza in merito a questo dato e, per fare chiarezza, occorrerebbero nuovi studi scientifici indipendenti.