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Covid, Oms: "Costante monitoraggio sull'efficacia dei sieri", ma le evidenze dimostrano che non sono neppure "vaccini"

Stanno emergendo menzogne e reati, se non fossimo distratti dall'emergenza energetica e dalla guerra chiederemmo a gran voce verità e giustizia

21 Ottobre 2022

Covid vaccino

Covid vaccino (fonte foto Lapresse)

SCRITTI PANDEMICI

“Quando dici una bugia, rubi il diritto di qualcuno alla verità” (Khaled Hosseini)
A una precisa domanda da parte dell’Europarlamentare olandese Robert Roos, Janine Small (rappresentante di Pfizer comparsa in sostituzione del CEO Albert Bourla) ha candidamente ammesso che la casa farmaceutica non ha mai testato se il “vaccino” fosse in grado di arrestare la trasmissione del virus: “Abbiamo fatto tutto a rischio”.
Alla data di introduzione sul mercato del “vaccino” Pfizer, nessuno (a parte Luc Montagnier, contro il quale si scatenò un’ignobile campagna di diffamazione), ci disse che il “vaccino” non avrebbe impedito di contagiarsi e contagiare. Albert Bourla garantì un’efficacia pari al 91%, cosa confermata dall’American College of Cardiology (ACC) che stimò un’efficacia addirittura superiore, del 95%. La percentuale di efficacia del 95% venne confermata dalla rivista Lancet.
Presto, come abbiamo immediatamente cercato di rendere noto in molti nostri articoli, i dati della UK Health Security Agency, della CDC statunitense, delle agenzie di farmacovigilanza dei Paesi scandinavi e della vicina Svizzera hanno attestato sembra ombra di dubbio che l’efficacia dei vaccini scendeva fino ad azzerarsi completamente: “La protezione dall’infezione sintomatica con Omicron scende a circa il 10% 5 mesi dopo l’immunizzazione di base con Comirnaty®” (dati Svizzeri).
Ma torniamo al 2021. In un documento ufficiale dell’OMS del 14 luglio 2021, reperibile (temo ancora per poco) a questo link
https://www.who.int/news-room/feature-stories/detail/vaccine-efficacy-effectiveness-and-protection

possiamo leggere quanto segue:

“Efficacia del vaccino
Tutti i vaccini COVID-19 approvati dall'OMS per l'uso in emergenza sono stati sottoposti a studi clinici randomizzati per testarne la qualità, la sicurezza e l'efficacia. Per essere approvati, i vaccini devono avere un tasso di efficacia elevato, pari o superiore al 50%. Dopo l'approvazione, continuano a essere monitorati per verificarne la sicurezza e l'efficacia.

Ma qual è la differenza tra efficacia e protezione?
L'efficacia di un vaccino viene misurata in uno studio clinico controllato e si basa sul numero di persone vaccinate che hanno sviluppato il "risultato di interesse" (di solito la malattia) rispetto al numero di persone che hanno ricevuto il placebo (vaccino fittizio) che hanno sviluppato lo stesso risultato. Una volta completato lo studio, si confrontano i numeri di malati in ciascun gruppo, per calcolare il rischio relativo di ammalarsi a seconda che i soggetti abbiano ricevuto o meno il vaccino. Da ciò si ottiene l'efficacia, una misura di quanto il vaccino abbia ridotto il rischio di ammalarsi. Se un vaccino ha un'elevata efficacia, si ammalano molte meno persone nel gruppo che ha ricevuto il vaccino rispetto a quelle che hanno ricevuto il placebo.
Immaginiamo, ad esempio, un vaccino con un'efficacia dimostrata dell'80%. Ciò significa che, tra le persone che hanno partecipato allo studio clinico, quelle che hanno ricevuto il vaccino avevano un rischio inferiore dell'80% di sviluppare la malattia rispetto al gruppo che ha ricevuto il placebo. Questo dato viene calcolato confrontando il numero di casi di malattia nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo. Un'efficacia dell'80% non significa che il 20% del gruppo vaccinato si ammalerà”.

Soffermiamoci sulla frase: “Dopo l'approvazione, continuano a essere monitorati per verificarne la sicurezza e l'efficacia”.
Oggi tutti sono al corrente che l’efficacia del vaccino – intesa secondo la definizione data dall’OMS, è zero. Lo sappiamo almeno dai primi mesi dell’anno in corso. Nello scorso mese di febbraio, l’89% dei morti per COVID 19 era tri vaccinato.
La scienza procede per esperimenti, ma alla fine i risultati sono incontrovertibili. In ambito scientifico (anzi, a mio parere in ogni ambito) occorre applicare rigorosamente l’etica del linguaggio, non etichettare le cose con un nome fuorviante. La definizione di vaccino data dall’Enciclopedia Treccani è questa: “Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per praticare l’immunizzazione attiva contro il vaiolo umano”.
Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50:
“Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
I risultati incontrovertibili della scienza sono che la vaccinazione non contiene la diffusione del virus.
In questo quadro, inizia la campagna vaccinale autunnale.
Ad oggi, 22 ottobre 2022, non è consentito fare visita ai propri cari nelle RSA se non si è vaccinati.
Se la vaccinazione non esponesse al rischio di reazioni avverse, non mi indignerei. Ma le reazioni avverse sono estremamente frequenti.
Ho già pubblicato i dati relativi alla vaccinazione ai minori (resi noti dalla CDC statunitense), un vero e proprio crimine contro l’umanità perpetrato nell’indifferenza dei media. Ancora una volta, i dati sono noti da almeno otto mesi.
Alla data del 10 febbraio scorso, il numero totale di casi accertati di Covid19 nella fascia di età in esame, era di 12.341.801 (total child COVID-19 cases reported) https://www.aap.org/.../children-and-covid-19-state.../
Il numero totale di decessi, nella fascia di età in esame, era di 970.
Chiunque può – mediante una semplice operazione matematica - ricavare il tasso di letalità, che è pari allo 0,0078%.
La stessa CDC ha fornito i seguenti dati: su 4149 minori vaccinati, 100 (2,41%) hanno manifestato un evento avverso grave, 12 (0,29%) hanno manifestato una miocardite e 2 (0,048%) sono morti.
Questi dati sono ufficiali e incontrovertibili. Ovviamente, le reazioni segnalate sono unicamente quelle a breve termine. La possibilità che si manifestino ulteriori reazioni a medio e lungo termine è stata confermata dalle stesse case farmaceutiche produttrici dei vaccini.
Tutto questo deve finire.
Abbiamo il diritto di conoscere la verità. Abbiamo il diritto di leggere gli sms scambiati tra Albert Bourla e Ursula von der Leyen. Abbiamo il diritto di sapere se i virologi ci hanno mentito in buona fede, per ignoranza, o in mala fede, perché condizionati da conflitti d’interesse.
Se fossi un Giudice, indagherei. Ma, in Italia, non si muove foglia che la politica non voglia. I Giudici sono uno strumento della politica, le rare eccezioni non fanno carriera.
Invito tutti a reclamare a gran voce, in ogni occasione che si presenti, la verità.
Vale per i vaccini come per ogni altra menzogna che ci è stata raccontata in questi anni terribili.
Più volte, nei miei articoli, ho citato il Vangelo di Giovanni (8,32): “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.
Vivendo nella menzogna siamo schiavi, costretti a conoscere la verità grazie a ignobili spie che la divulgano per interessi di cortile.
Mi sento offeso, il rapporto di fiducia nelle istituzioni è completamente venuto meno. Come posso fidarmi di bugiardi?
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia

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