15 Settembre 2022
Coronavirus (foto Pixabay)
SCRITTI PANDEMCI - Passo tutto il mio tempo a leggere, non scrivo più. Poco importa: “I periodi di sterilità che attraversiamo coincidono con una esacerbazione del nostro discernimento, con l’eclissi del demente che è in noi” (Emil Cioran, L’inconveniente di essere nati).
Mi capita per caso di leggere questo scarno messaggio del filosofo Giorgio Agamben: “Nella cupa situazione in cui ci troviamo ci sono a volte delle buone notizie. Una di queste è per me la decisione della stampa cosiddetta del mainstream di non recensire i miei libri e di non nominare in alcun modo il mio nome. Che il mio nome compaia su quelle pagine che nei due ultimi anni hanno mostrato il loro servilismo, sarebbe per me causa di disagio e non posso che essere grato ai giornalisti per la loro decisione. Il contegno dei media in questi due anni resterà infatti come una delle pagine più vergognose nella storia del nostro paese. Quando un giorno gli storici indagheranno su quanto è avvenuto, i media figureranno in prima linea fra i complici di crimini politici di cui solo allora si potrà forse misurare pienamente l’entità. Apparirà allora senza possibili scusanti la responsabilità dei giornalisti che, com’era avvenuto nel ventennio fascista, sapevano e tuttavia hanno obbedito senza porsi problemi agli ordini dei loro direttori. Perché hanno taciuto? Perché hanno obbedito? (Giorgio Agamben, 12 settembre 2022).
Il minimo che un pubblicista libero possa fare è dare spazio a queste parole. “Perché hanno taciuto? Perché hanno obbedito?”.
La Verità fa capolino. In un articolo pubblicato da L’indipendente, il Dottor Panagis Polykretis, Biologo e PhD in Biologia Strutturale, dichiara che esiste 1 possibilità su 321 miliardi che il SARS-COV 2 sia un virus naturale. Ormai l’hanno dichiarato in tanti: il SARS-COV 2 è un virus chimera e l’indagine dell’OMS è stata una indegna farsa, un esempio magistrale di giustizia negata.
Una Società che non indaga sulla morte di centinaia di migliaia di persone, che non persegue i responsabili, cessa di essere una Società civile. A maggior ragione, si conferma incivile una Società che disconosce i propri principi fondativi, scritti nelle Convenzioni Internazionali e nelle Costituzioni Nazionali.
“Quando un giorno gli storici indagheranno su quanto è avvenuto, i media figureranno in prima linea fra i complici di crimini politici”. Vorrei essere ottimista almeno quanto il Professor Giorgio Agamben, ma non ci riesco. Le prove vengono sistematicamente ignorate, la mistificazione è totale da 32 mesi e gli storici non avranno a disposizione le nostre testimonianze dirette. In piena cancel culture, le nostre labili tracce saranno cancellate, noi non saremo mai esistiti, gli scritti di Giorgio Agamben andrebbero messi al sicuro, ma dove?
In questo clima di caccia alle streghe, io credo che non ci rimanga altro che la trasmissione orale dei crimini commessi dal Deep State. La parola, la più antica e preziosa arma dell’homo sapiens. “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”.
Il Verbo è pensiero astratto, è passato, presente e futuro, è frase compiuta, è il primo mezzo di trasmissione della conoscenza: in questo senso il Verbo è Dio Creatore. Professore, non è forse un caso che oggi i ragazzi non siano più in grado di leggere e comprendere un testo mediamente complesso? Grazie al Verbo è fiorita la civiltà dell’homo sapiens, col declino del Verbo fiorirà la civiltà dei transumani, dell’homo videns.
Come gli aborigeni australiani nei loro canti, dobbiamo tramandare il nostro pensiero ai nostri cari, figli, nipoti. Per noi non ci sarà giustizia, ma almeno terremo viva la speranza che un giorno possa trionfare la Verità.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia
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