06 Settembre 2022
La Cina è pronta ad un nuovo lockdown. A rimanere chiusi saranno circa 65 milioni di persone che includerà sicuramente tra le città più importanti Guangzhou, Shenzhen e Chengdu. In seguito anche la città di Xining, così come le città settentrionali di Shijiazhuang e Harbin. Anche le città occidentali di Guiyang, Lhasa in Tibet e Ürümqi nello Xinjiang sono entrate in semi-lockdown. I contagiati in Cina sono 300 nelle ultime 24 ore. Numeri che di certo non propendono verso decisioni drastiche, qualora fossero veri.
Ed è proprio il ventesimo congresso del Partito Comunista cinese l'evento più importante che aspetta il Dragone nei prossimi giorni. Xi Jinping dovrebbe essere confermato alla presidenza per la terza volta consecutiva. E lo stesso governo ha ben pensato si porre in "semi lockdown" decine di milioni di cittadini per porre un freno ai contagi del Coronavirus. Una strategia quello "zero Covid" che continua imperterrita. Sono ben 33 i centri che sono state posti sotto il livello di blocco più basso.
Le misure, come al solito sono la chiusura di uffici, scuole, locali di intrattenimento, negozi e servizi non essenziali. Smart working per impiegati e dipendenti pubblici, mentre per gli studenti è prevista la Dad. Ospedali aperti ma studi specialistici e dentistici chiusi. Le farmacie non possono vendere farmaci antivirali, antibiotici e medicinali per febbre e tosse. Il totale di casi confermati è di 6.227, relativamente basso se si pensa che il Dragone ospita 1,4 miliardi di abitanti. Negli ultimi mesi da parte del governo cinese su consiglio delle autorità sanitarie, sono state intraprese svariate volte misure del genere, a volte terminate solo dopo tre giorni.
Una politica quella della Cina che va in controtendenza con le scelte assunte da ormai la maggior parte dei Paesi mondiali.
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