03 Agosto 2022
Dottore (fonte: Pixabay)
Il vaiolo delle scimmie continua ad espandersi. L'epidemia ha già visto lo stato di allerta dichiarato dall'Oms, nonostante nel momento dell'annuncio fossero stati registrati zero morti in Europa e sole 5 in Africa. La vaccinazione in Italia dovrebbe partire nei prossimi giorni dato che nel Paese sono stati registrati 505 casi di cui 4 donne. Previste circa 16mila dosi mentre 5.200 sono già arrivate. Quello che resta è atteso per fine agosto. Il vaccino contro il vaiolo delle scimmie esiste già. È quello contro il vaiolo umano, stimato efficace all'85% anche contro il vaiolo delle scimmie.
Delle 16 mila dosi una buona parte finirà nella tranche di fine anno. Il Ministero della Salute è già al lavoro per stabilire le persone da vaccinare "in modo prioritari" e individuare i centri di somministrazione. I maggiori sono casi sono concentrati in Lombardia e Lazio e sono distribuiti così: 232 casi in Lombardia, 104 nel Lazio, 57 in Emilia Romagna, 33 in Veneto, 18 in Piemonte e 17 in Toscana. Esenti da casi Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d'Aosta. Mentre le altre ne hanno meno di 10.
Va da se che più casi sono presenti in una regione e più dosi le spettano. La circolare è prevista nei prossimi uno-due giorni. Lo Spallanzani di Roma si è proposto come centro di riferimento regionale.
L'Italia come spesso accade segue gli Stati Uniti sui casi di maggior delicatezza. In tal senso gli Usa hanno già cominciato a dichiarare lo stato di allerta. Prima è stata New York, poi è toccato ad Illinois e California. Nel Paese questi due stati hanno toccato rispettivamente 520 e 827 casi finora. Ma l'incidenza è bassa: lo 0,0026%.
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