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Candida Auris, il fungo killer si diffonde nel mondo: è letale dal 30% al 70%

Candida Auris, il nuovo patogeno scoperto dagli scienziati che si sta diffondendo nel mondo ha già infettato un paziente ricoverato all'ospedale dell'Angelo di Mestre. La sua letalità varia dal 30 al 70% e resiste agli antibiotici

07 Luglio 2022

Candida Auris, il fungo killer si diffonde nel mondo: è letale dal 30% al 70%

La diffusione della Candida Auris sarebbe dovuta al riscaldamento globale e rischia di creare un problema sanitario molto più grave del covid perché è fortemente contagioso, resiste a tutti i farmaci e a tutte le tipologie di antibiotici, associandosi ai batteri che hanno fatto scattare l'allarme negli ultimi anni per antibiotico resistenza. La sua letalità consente di uccidere in media la metà delle sue vittime nel giro di tre mesi dalla contrazione del fungo.

Candida Auris: il caso isolato a Mestre

Quando i medici hanno ritrovato il fungo sulle analisi effettuate ad un paziente ricoverato all'Ospedale dell'Angelo di Mestre, l'allarme è scattato immediatamente e sono stati fatti i tamponi a tutti ricoverati del reparto.

Il fungo sarebbe entrato in Italia tramite questo paziente zero ricoverato a Mestre perché era stato in precedenza ricoverato all'estero dove avrebbe contratto il fungo secondo gli epidemiologi. Il patogeno è altamente contagioso e si trasmette attraverso il contatto con le superfici. Anche esternamente resiste agli antisettici comuni e quindi è difficile da eliminare.

Si tratta di un fungo, non un batterio e nemmeno un virus. Un fungo è in grado di resistere e rinascere sempre nello stesso punto in cui colpisce punto è per questo che la mortalità giunge dopo molto tempo dalla sua contrazione.

Candida Auris: una storia che affonda le sue radici dal 1996

La Candida Auris però non è una scoperta degli ultimi giorni ma nasce nel 2009 in Giappone grazie all'isolamento da parte di un gruppo di scienziati che lo hanno ritrovato nell'orecchio di una donna. Tuttavia il primo esemplare fu isolato nel 96 attraverso una raccolta di campioni coreani. I primi focolai si sono sviluppati nel 2015 in Francia e in Europa sono stati segnalati 349 casi dal 2018 al 2019.

Il fungo è in grado di aumentare la sua vitalità grazie all'aumento delle temperature che gli consente di attecchire nell'organismo umano. A dirlo è uno studio pubblicato dalla rivista mBio che ha riportato lo studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health che hanno studiato proprio la suscettibilità termica vale a dire la capacità di vivere nelle alte temperature in relazione a funghi geneticamente simili alla Candida Auris.

La sua farmaco resistenza e antibiotico resistenza oltretutto è alla base della creazione di nuove varianti genetiche di questo fungo sempre più ingegnerizzato e sempre più resistente così come sottolineato dagli scienziati della McMaster University che hanno recentemente controllato circa 1300 sequenze genomiche disponibili di Candida Auris.

Attualmente il fungo è diffuso già in 50 paesi nel mondo e in Italia dal 2019 è stato identificato in una infezione invasiva a seguito di un focolaio che ha interessato le regioni del nord e in particolare gli ospedali liguri nel periodo pandemico 2020-2021.

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