Vaccini Covid, Draghi: "Italia donerà 45 milioni di dosi ai Paesi più poveri"

Ai Paesi più poveri che più di tutti fanno fatica a contrastare l'epidemia da Coronavirus l'Italia è pronta a donare 45 milioni di dosi di vaccini anti Covid e ad averlo reso noto è stato il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso del suo intervento al "Global Covid-19 Summit", a margine dell'Assemblea generale dell'Onu di ieri sera. "Noi siamo pronti a triplicare i nostri sforzi", ha fatto sapere il premier, tenendo conto che in occasione del precedente Global Health Summit di Roma l'Italia aveva parlato di 15 milioni di dosi (e non 45).

Vaccini Covid, Biden: "Usa pronti a donare 500 milioni di dosi"

Presente al "Global Covid-19 Summit" anche Joe Biden, il quale ha rilanciato, virtualmente, il suo appello agli oltre 30 leader che lo stavano ascoltando. "Siamo - ha detto il presidente degli Stati Uniti d'America - di fronte a una tragedia globale che ha già fatto 4,5 milioni di morti. Per questo dobbiamo fare di più per sconfiggere questa pandemia, e lo dobbiamo fare accelerando sul fronte dei vaccini", ha continuato, per poi annunciare che gli Usa doneranno ben 500 milioni di dosi agli Stati più in difficoltà. Ma non è finita qui. Biden durante l'incontro ha fatto sapere anche che Washington è pronta a stanziare altri 370 milioni di dollari per favorire la distribuzione dei vaccini e raggiungere anche le zone più remote del globo.

Peccato però che la stessa percentuale di vaccinati in America sia ancora, secondo Biden, troppo bassa: negli States ad oggi solo il 55% della popolazione ha già ricevuto due dosi, quindi al di sotto delle percentuali dei principali Paesi europei, Italia compresa. In fondo alla classifica invece ci sono il Camerun, dove poco più dell'1% dei cittadini si è sottoposto almeno a una somministrazione di vaccino Covid e Haiti, con tasso minimo: 0,35%.