01 Giugno 2021
Fonte Lapresse.it
Per il troppo caldo, soltanto a Roma, ogni anno, si registrano in media 172 vittime. I gravi effetti del riscaldamento globale sono ormai sotto l'effetto di tutti. Una vittima del caldo su tre è riconducibile ad eventi collegati all'azione dell'uomo. Sono dei dati sconcertanti dai quali emerge che nel periodo di riferimento di 28 anni almeno il 37% dei decessi per calore è collegabile all'attività umana.
L'eccessiva ondata di calore che ha attraversando il paese negli ultimi anni ha causato molte vittime. Si stima che 172 siano i decessi legati soltanto a Roma. I dati sono stati raccolti in 732 località di 43 paesi tra il 1991 e il 2018. L'esito di tali risultati è stato pubblicato sulla rivista Nature Climate Change e da un consorzio multinazionale di ricerca gestito dall'italiano Antonio Gasparrini epimediologo della London School of Hyigiene and tropical medicine. Anche il servizio sanitario regionale del Lazio e l'Università di Torino e Firenze hanno partecipato alla ricerca.
Il cambiamento climatico rappresenta purtroppo la conseguenza al riscaldamento globale. Tale studio è servito a valutare l'effettivo impatto dei cambiamenti climatici, è il primo infatti a porre l'accento sull'attività dell'uomo. La mortalità dovuta al caldo dei mesi estivi è scatenata dall'azione di quest'ultimo. La ricerca è stata basata sulla metodologia di rilevamento e di attribuzione. I ricercatori hanno studiato le emissioni di calore degli anni precedenti su due diversi scenari: nel primo hanno introdotto l'attività umana, nel secondo hanno esaminato solo le condizioni meteo. Questa distinzione ha aiutato a separare il riscaldamento causato dalla condotta umana da quelli che si considerano caldi naturali.
Lo scenario che si prospetta per il futuro è dunque molto grave. Il cambiamento climatico sta già avendo un impatto devastante sul pianeta. Gasparrini sottolinea la necessità di intervenire subito, i sacrifici e gli sforzi compiuti dai cittadini non sono serviti a molto, è necessario iniziare a modificare il nostro comportamento.
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