10 Maggio 2021
AstraZeneca (fonte foto Lapresse)
Vaccini covid: l’Europa non rinnova il contratto con AstraZeneca, in scadenza a giugno. E’ arrivata la conferma di quello che in molti già pensavano dopo l’azione legale indetta da Bruxelles per inaffidabilità nei confronti dell’azienda anglo svedese.
"Non abbiamo rinnovato l'ordine dopo giugno. Vedremo cosa succederà" ha detto il commissario al Commercio interno, Thierry Breton. Breton non ha espresso critiche nei confronti del vaccino, che ha invece definito "molto interessante e molto buono", soprattutto "per le condizioni logistiche e le temperature" cui può essere conservato. Ora, ha sottolineato tuttavia il commissario, "abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase e i vaccini di seconda generazione".
AstraZeneca, infatti, nel primo trimestre ha fornito solo un quarto delle dosi pattuite: solo 30 milioni invece di 120 milioni. Poi ci sono state le problematiche relative agli effetti indesiderati, il blocco dell’Ema, i giorni di sospensione del vaccino. Per questo l’Europa ha scelto di avvalersi di altri fornitori. Certo è che le varie questioni hanno fatto perdere la fiducia nel vaccino in questione: ad oggi restano nei frigoriferi ancora 1 milione e mezzo di dosi consegnate, al contrario, invece, di Pfizer, vaccino per il quale sono state usate il 94% delle dosi, e Moderna 73% di dosi.
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